I Padri sinodali in Campidoglio per una Giornata di dialogo sulla nuova evangelizzazione
"Una bella notizia": è stato questo il tema della giornata di confronto e dialogo
sulla nuova evangelizzazione che si è svolta in Campidoglio giovedì mattina. L’iniziativa
è stata promossa da Roma Capitale, in collaborazione con la Radio Vaticana, la Segreteria
Generale del Sinodo dei Vescovi e Hope. Ha seguito i lavori Davide Dionisi:
Giovedì il Sinodo
è uscito ufficialmente dal Vaticano per proporre una giornata di confronto e di dialogo
sulla nuova evangelizzazione. Lo ha fatto nella Sala della Protomoteca in Campidoglio,
quasi a voler testimoniare che l’annuncio della parola di Dio è possibile anche partendo
dalle istituzioni, dagli organismi che rappresentano i cittadini. E, tenuto conto
del momento difficile che sta attraversando il settore politico, economico e finanziario,
quello dei Padri sinodali è stato davvero un segnale forte. Ma da dove partire per
inventare e costruire strade e forme nuove per annunciare il Vangelo? Lo abbiamo chiesto
a mons. Nikola Eterovic, segretario generale del Sinodo dei Vescovi:
“Dalla
testimonianza personale e comunitaria, soprattutto da una vita santa: siccome tutti
siamo peccatori, il primo passo della nuova evangelizzazione è la conversione. Il
Concilio Vaticano II ha sottolineato che tutti siamo chiamati alla santità e abbiamo
i mezzi nella Chiesa – basti pensare ai Sacramenti – per seguire questa via di trasformazione
indispensabile per essere cristiani autentici, e dunque agenti di nuova evangelizzazione.
Poi, oggi abbiamo anche i moderni mezzi di comunicazione e questa gioia di essere
cristiani possiamo trasmetterla anche agli altri”.
A padre Federico
Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, abbiamo chiesto in che modo la
Chiesa deve porsi nelle istituzioni o nelle finanze, come testimone udibile e credibile:
“Per
esempio: la prospettiva della solidarietà, della fraternità, della gratuità ti fa
uscire da un modo di vivere le realtà economiche, le realtà politiche in termini di
forze di potere, di rapporti di interessi di parte o personali e di vedere l’attività
economica e politica e sociale nella prospettiva di un bene comune. Un bene comune
superiore che è fondato proprio sul fatto che siamo figli di un unico Padre, che siamo
fratelli e sorelle in questo mondo …”.