Crisi Ue. Berlino: sì a diritto di intervento sui bilanci nazionali. Vertice a Bruxelles
Mercati europei piatti in attesa dell’apertura del vertice a Bruxelles dei capi di
Stato e di governo dell'Unione. Ancora in calo gli spread, mentre la Germania
fa sapere di essere favorevole ad accordare "un effettivo diritto di ingerenza sui
bilanci nazionali". La Grecia, intanto, si ferma per lo sciopero generale, il secondo
in settimane, per dire basta alla politica di austerità messa in campo dal governo
di Samaras. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
“Dare all'Europa
il diritto di intervento sui bilanci nazionali". Parola della cancelliera tedesca,
Angela Merkel, che non manca di sottolineare davanti al Bundestag la necessità di
avere un commissario unico per l'euro e di rafforzare il parlamento europeo. La cancelliera,
però, propone anche un fondo di solidarietà per investire nei Paesi membri, ricavato
per esempio dalla "tobin tax", e auspica che “la Grecia non esca dall’euro”. Messaggio
importante per il governo di Atene, che ha bisogno di una potente iniezione di fiducia,
anche per contrastare l’ondata di contestazioni popolari che stanno gettando la nazione
nel panico. La giornata odierna ne è la dimostrazione più concreta: il secondo sciopero
generale in tre settimane, un intero Paese paralizzato dalle proteste anti-austerità
e violenti scontri ad Atene tra polizia e black bloc. Istanze, quelle del popolo ellenico,
che rischiano di passare in secondo piano, anche a Bruxelles, dove oggi e domani si
riuniranno i capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi europei. Un appuntamento “di
tappa”, lo hanno definito gli analisti, da cui non dovrebbero uscire – almeno secondo
l’agenda dei lavori – decisioni concrete né sulla Grecia, né sulla Spagna, altro anello
debole d’Europa. Qui, una boccata d’aria è giunta stamattina in seguito all’asta di
titoli di Stato, che ha visto la collocazione di 4,61 miliardi di bond, con
i tassi in calo su tutte le scadenze.