Nigeria: per le alluvioni la Chiesa lancia un appello alla solidarietà nazionale
Un appello alla solidarietà nazionale a favore delle popolazioni colpite dalle alluvioni
è stato lanciato da mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente della
Conferenza episcopale della Nigeria. L’appello è contenuto in una dichiarazione firmata
da padre Evaristus Bassey, direttore esecutivo della Caritas nigeriana, inviata all’agenzia
Fides. Le forti piogge che nelle ultime settimane hanno colpito diverse aree della
Nigeria, alle quali si sono aggiunte le acque rilasciate dall’apertura della diga
Ladgo un Camerun e di quella di Niger e Jebba in Nigeria, hanno provocato la morte
di circa 2.000 persone. Secondo padre Bassey, Makurdi (capitale dello Stato di Benue)
e Lakoja (capitale dello Stato di Kogi) hanno riportato seri danni, mentre rischiano
lo sfollamento circa 25 milioni di persone che vivono nelle aree fluviali degli Stati
di Anambra, Niger, Benue, Sokoto, Katsina, Lagos, Ondo, Delta, Rivers, Akwa Ibom,
Bayelsa e Cross Rivers. Già oltre 38.000 persone sono state costrette ad abbandonare
le loro case negli Stati di Kano, Jigawa, Cross Rivers, Taraba, Adamawa, Niger e Anambra.
Padre Bassey conferma che nelle diocesi di Idah circa 30.000 persone sono accolte
in 13 campi per sfollati e che il loro numero cresce di giorno in giorno. “Le alluvioni
hanno causato sofferenze indicibili a un gran numero di persone, famiglie e comunità.
Proprietà dal valore di milioni di naira sono andate distrutte e migliaia di sfollati
sono bloccati e devono far fronte alla fame, alle malattie e alla mancanza di un riparo
e di abiti” conclude padre Bassey. (R.P.)