2012-10-16 14:11:27

Alla sezione polacca della Radio Vaticana il Premio ‘Totus’ in memoria di Giovanni Paolo II


La sezione polacca della Radio Vaticana ha ricevuto il Premio ‘Totus’ che da 12 anni la Fondazione “L’Opera del nuovo millennio” della Conferenza episcopale polacca assegna a chi si sia distinto per un impegno di promozione umana in opere caritative e educative, o di diffusione della cultura cristiana e degli insegnamenti di Giovanni Paolo II, o in particolare per il lavoro nell’ambito dei media. La cerimonia di consegna del Premio è avvenuta alla vigilia della Giornata che in Polonia ricorda l’elezione di Giovanni Paolo II. L’elezione è avvenuta il 16 ottobre di 34 anni fa e tradizionalmente la Giornata viene celebrata in Polonia la domenica precedente. A ritirare il Premio è stato padre Tadeusz Cieslak, responsabile per anni del programma polacco della Radio Vaticana. Lo ha intervistato Fausta Speranza:RealAudioMP3

R. – La consegna di questo premio avviene sempre nella vigilia della Giornata papale in Polonia che viene celebrata la domenica prima del giorno 16 ottobre, la giornata dell’elezione di Giovanni Paolo II, di Karol Wojtyla. Per questo si inserisce in qualche modo nelle celebrazioni di questa Giornata. La cerimonia della consegna viene anche trasmessa dalla televisione polacca, dalla televisione pubblica. La cerimonia richiama anche tanti personaggi dei media non cattolici, persone importanti. La Fondazione “L’Opera del Nuovo Millennio” è un’iniziativa veramente importante perché si autodefinisce come un monumento di Giovanni Paolo II ma un monumento vivo, che possa essere una sorta di investimento per le nuove generazioni del Terzo Millennio.

D. - Questo premio attribuito alla sezione polacca della Radio Vaticana è costituito da una statuetta d’argento e da una somma di denaro equivalente a 12mila euro. In che modo saranno spesi questi soldi?

R. - La direzione della Radio Vaticana ha deciso di riconsegnare la somma alla Fondazione perché possa contribuire a sostenere un’iniziativa voluta proprio dalla Radio Vaticana e dalla Fondazione per aiutare una serie di stagisti a trascorrere qualche tempo a Roma. L’obiettivo è permettere loro di avvicinarsi alle attività vaticane, le attività del Papa e degli organismi centrali della Chiesa, con un’esperienza dal punto di vista mediatico, giornalistico.

D. – In questa missione - perché la comunicazione in ambito cattolico è una vera e propria missione - che significato ha questo premio per lei e per tutta la sezione polacca?

R. - Penso che questo premio non sia solo per questa generazione di lavoratori della Radio Vaticana ma è un premio per le generazioni di giornalisti di quasi 75 anni di esistenza del programma. Alcuni hanno lavorato in questa sezione anche nei tempi duri della Seconda Guerra Mondiale e poi dopo nei tempi del comunismo. Il pontificato di Giovanni Paolo II è stato molto significativo per la sezione perché in qualche maniera la sezione polacca è diventata un focus anche mediatico e penso che questo sia un’onorificenza anche per i giornalisti - gesuiti, non gesuiti, laici, religiosi - che lavoravano in questi anni del pontificato di Giovanni Paolo II.

D. – Certamente oggi la Polonia è un Paese completamente diverso e pieno di belle prospettive. Non c’è confronto con il periodo del comunismo e con tutto quello che ha passato. Però non mancano mai le sfide. Quali sono le sfide di oggi per la comunicazione in Polonia nell’ambito cattolico?

R. – Una delle sfida è vincere la frammentazione dei media cattolici in Polonia, perfino una certa concorrenza tra loro. Questa è una delle difficoltà che bisogna sempre superare: tenere tutto insieme nell’ambito della Chiesa. Un’altra sfida è legata a questa iniziativa della Fondazione di promuovere qualcosa a favore delle nuove generazioni. Nonostante i progressi che si sono fatti in Polonia, dal punto di vista della vita civile, dell’economia o altro, esistono sempre ambiti di povertà. La Fondazione del nuovo millennio vuole sostenere gli studenti delle nuove generazioni che provengono proprio dalle famiglie povere, dagli ambienti piccoli, dai villaggi, dalle piccole città che adesso, in tempi di crisi, hanno sempre meno chance di promozione sociale.







All the contents on this site are copyrighted ©.