Filippine. La Chiesa ricorda padre Tentorio a un anno dall'omicidio
A un anno dalla morte di padre Fausto Tentorio, missionario del Pime ucciso il 17
ottobre 2011 ad Arakan, sull’isola di Mindanao, i colpevoli sono ancora impuniti.
Padre Peter Geremiah, missionario del Pime, oggi in Arakan, denuncia a Fides: “Mentre
il Dipartimento nazionale per la Giustizia aveva avviato le indagini e indicato alcuni
sospettati, è il Dipartimento nazionale per la Difesa a bloccare le indagini. Siamo
a un punto morto. Chiediamo al Presidente Benigno Aquino di dare una svolta alle indagini”.
“I testimoni – spiega padre Geremiah – sono sotto copertura con le loro famiglie,
vivono nel nascondimento e non potranno resistere a lungo. Ci sono delle forze che
vogliono insabbiare il caso: i mandanti fanno di tutto per dilazionare i tempi della
giustizia così da ottenere l’impunità. Alcuni degli indiziati sono anche candidati
alle prossime elezioni. Il gioco politico potrebbe condizionare il caso” spiega il
missionario. Padre Geremiah, richiamato dal vescovo di Kidapawan, ha preso il posto
di padre Tentorio come Coordinatore diocesano dei programmi per i popoli tribali.
L’attività del missionario ucciso prosegue con la gestione di scuole elementari e
piccole scuole superiori, inoltre nell’organizzare i tribali in associazioni per ottenere
il riconoscimento dei loro diritti, la protezione del loro territorio, la giustizie
e la pace”. La popolazione di Mindanao sta ricordando padre Fausto con una serie di
celebrazioni e attività. Da lunedì è iniziata a Kidapawan la riunione di tutte organizzazioni
tribali. Ieri, nella chiesa di Arakan, dove padre Fausto abitava, padre Geremiah ha
celebrato una Santa Messa di suffragio. Dopo la Messa una marcia silenziosa ha deposto
365 ceri accesi sul luogo dell’omicidio ed è stata letta una solenne “Dichiarazione
di impegno comune” a continuare l’opera del missionario ucciso. Oggi, 17 ottobre una
folla di fedeli da tutte le parrocchie della diocesi (si prevedono 4mila persone)
renderà omaggio alla memoria di padre Fausto recandosi sulla sua tomba. Un’altra solenne
Eucaristia sarà celebrata sul luogo da padre Armando Angeles, vicario generale della
diocesi di Kidapawan (il vescovo è a Roma). Nel pomeriggio, una carovana di migliaia
di persone si recherà davanti al Tribunale di Kidapawan e, in silenzio, pregherà per
la giustizia, lasciando davanti all’edificio migliaia di cartoline. Un gruppo si spingerà
fino al Quartier Generale del 57° Battaglione dell’esercito, dove manifesterà con
slogan e cartelli: come riferito a Fides, gli attivisti del movimento “Justice for
Fr Pop’s Tentorio” denunciano la responsabilità dei gruppi paramilitari, sostenuti
e finanziati dall’esercito. Il movimento ne chiede il totale disarmo. La folla si
sposterà poi alla cattedrale, dove seguirà un concerto e una rappresentazione teatrale
che farà rivivere la vita e l’impegno del missionario. Infine, sempre oggi, il vescovo
Broderick Pabillo, ausiliare di Manila, presiederà una solenne celebrazione in memoria
di padre Fausto nella basilica del Nazareno, a Manila. (R.P.)