El Salvador: mons. Rosa Chavez chiede di rilanciare la credibilità alla politica
Il vescovo ausiliare di San Salvador, mons. Gregorio Rosa Chavez, ha criticato duramente
il comportamento dei politici che gestiscono la cosiddetta “compra-vendita di volontà”
nell'ambito politico. Dai primi giorni di settembre infatti la stampa locale ha ampiamente
riferito sulle vicende del partito Arena, che ha chiesto ai suoi membri deputati di
firmare un documento che contiene le linee del partito. Alcuni membri - precisa l'agenzia
Fides - non hanno firmato il documento, altri hanno reclamato la loro indipendenza
al momento di votare, altri ancora hanno cambiato partito. Malgrado non ci siano prove
certe, molti politici sembrano ancora indecisi sul da farsi, e così viene rimandato
il lavoro del parlamento, mentre il Paese ha bisogno di soluzioni immediate. Una prova
di questa situazione è data dalla elezione del Procuratore Generale, posto vacante
ormai dalla seconda settimana di settembre. “La politica nel Paese è molto screditata,
quasi prostituita, e bisogna recuperarla, perché è un mestiere nobile”: queste le
parole di mons. Rosa Chavez pronunciate durante una conferenza stampa, con cui ha
commentato quanto sta accadendo. Secondo la nota pervenute all’agenzia Fides, il vescovo
ausiliare di San Salvador ha sottolineato che il Paese ha bisogno di una nuova classe
politica per guidare il futuro della nazione: "I funzionari pubblici, a tutti i livelli,
devono assumersi le loro responsabilità, dal Presidente della Repubblica fino all’ultimo
sindaco o assessore. Il Paese è in crisi, è a pezzi, e per poterlo ricostruire abbiamo
bisogno di leader con molto senso di responsabilità, gente che sia degna di fiducia".
Mons. Rosa Chavez ha anche suggerito che la scelta degli alti funzionari, come il
Procuratore generale, sia fatta da un gruppo di persone autorevoli, indipendenti,
affidabili, con grande amore per il Paese e con la capacità di svolgere questi incarichi.
(R.P.)