Repubblica Democratica del Congo: a Kinshasa il 14.mo summit della Francofonia
La crisi nel nord del Mali, la possibile affiliazione del Gabon nel Commonwealth,
gli ultimi sviluppi della crisi in Nord Kivu, nella Repubblica Demcoratica del Congo.
Sono i temi al centro del 14.mo summit della Francofonia, apertosi ieri a Kinshasa.
Nel Nord Kivu, in particolare, sono oltre 260 mila le persone che hanno abbandonato
i loro villaggi in seguito a violenze compiute da gruppi ribelli. Altre 60 mila persone
– riferisce l’agenzia Fides - hanno varcato i confini con Uganda e Rwanda. Nel Nord
Kivu, attualmente, il numero di sfollati ammonta a circa 700 mila, su un totale di
due milioni su tutto il territorio congolese. Lo scorso 30 settembre Benedetto XVI
ha lanciato un appello per non dimenticare gli sfollati del Nord Kivu. “Sono particolarmente
vicino – aveva detto il Papa - ai profughi, alle donne e ai bambini, che a causa dei
persistenti scontri armati subiscono sofferenze, violenze e profondi disagi”. “Invoco
Dio – aveva aggiunto il Santo Padre - perché si trovino vie pacifiche di dialogo e
di protezione di tanti innocenti e affinché torni al più presto la pace, fondata sulla
giustizia, e sia ripristinata la convivenza fraterna in quella popolazione così provata,
come pure nell’intera Regione”. Al vertice partecipano, tra gli altri, il presidente
francese François Hollande e il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.
“Il modello europeo di cooperazione e di convivenza pacifica tra Stati - ha detto
il vicepresidente della Commissione Europea - è fonte di ammirazione e ispirazione
per altre aree del pianeta, a cominciare dall'Africa, il continente del futuro cui
l’Europa guarda con rinnovata e particolare attenzione”. (A.L.)