Pakistan: imam accusa 15.enne di aver diffuso sms che offende Maometto
Nuovo caso di accuse di blasfemia a un cristiano in Pakistan: stavolta il dito è stato
puntato contro un adolescente residente nel quartiere di Gulshan-i-Iqbal, area borghese
di Karachi, città nel sud del Paese. Il giovane è accusato di aver diffuso un sms
dai contenuti blasfemi ed è stato per questo oggetto di minacce, proteste e di un
tentativo di giustizia sommaria che per fortuna non è sfociato in tragedia: la casa
della famiglia del ragazzo, infatti, è stata saccheggiata e poi data alle fiamme,
ma per fortuna non c’era nessuno. La famiglia del ragazzo, che ha 15 anni e si chiama
Ryan Brian Patus, era stata portata in salvo dall’ong “World Vision in progress”.
Ad accusarlo ufficialmente – precisa l’agenzia Fides – è un imam che ha presentato
denuncia formale contro il giovane. Il caso ricorda molto da vicino quello di Rimsha
Masih, la bimba cristiana falsamente accusata da un imam e attualmente libera su cauzione.
Il 17 ottobre prossimo è attesa la prossima udienza contro il leader religioso che
accusò la bambina e fu in seguito a sua volta accusato di falsa testimonianza contro
la bambina. L’ong locale Human Rights Commission of Pakistan, infine, ha segnalato
che solo nel 2012 nel Paese sono stati registrati 22 casi ufficiali di blasfemia,
tutti controversi: perciò a livello internazionale si è riacceso il dibattito sulla
legge in vigore che disciplina la materia. (R.B.)