Ogni anno 40 mila invalidi sul lavoro. Il ministro Fornero: faremo di più per sicurezza
In Italia, il governo è impegnato a completare l'attuazione del testo unico sulla
sicurezza entro la fine della legislatura. Lo ha affermato il ministro del Lavoro,
Elsa Fornero, intervenendo alla Celebrazione per 62.ma Giornata per le vittime degli
incidenti sul lavoro, organizzata al Quirinale. Ogni anno, circa 800 mila persone
subiscono un infortunio o si ammalano. In 10 anni, comunque, i casi sono calati del
29%. Il servizio di Alessandro Guarasci:
C’è ancora da
fare in Italia per prevenire gli infortuni sul lavoro, tutelare chi è rimasto vittima
di un incidente e i suoi familiari. Domenica prossima, sarà la Giornata nazionale
per ricordare queste persone, ma quest’anno il presidente, Giorgio Napolitano, ha
voluto che la celebrazione d’apertura si svolgesse al Quirinale. Per tanti un vero
dramma: sono infatti 40 mila coloro che ogni anno rimangono invalidi e 1400 i morti.
Il governo vuole semplificare la normativa attuale per renderla più efficace. Il ministro
del Lavoro, Elsa Fornero:
"La sfida è comprendere che questi comportamenti
virtuosi rappresentano anche uno strumento per la produttività e la competitività
del nostro sistema economico".
Sulla stessa linea il presidente dell’Associazione
mutilati e invalidi sul lavoro, Franco Bettoni:
"Il nostro obiettivo
è che la sicurezza sul lavoro diventi un valore condiviso, una ricchezza e un punto
di forza delle nostre aziende, una garanzia per i nostri lavoratori e per le loro
famiglie".
Tante le storie di chi ha subito un incidente. Tra questi, Gianfranco
Mereu, operaio edile, ora in carrozzella, che da tre anni racconta la sua storia
attraverso un spettacolo teatrale itinerante:
"Ci sono energie che prima
di toccare il fondo non conoscevamo e delle quali ignoravamo l'esistenza. Ma adesso,
che sei solo con il tuo corpo, con il tuo corpo le devi scovare. Sono diventato ciò
che i miei limiti mi hanno permesso. Cerco disperatamente di sbagliare il meno possibile".
Il
pericolo è che con la crisi calino anche le garanzie di sicurezza per i lavoratori.