Mali: acceso dibattito politico sulla crisi del nord
“In Mali c’è un acceso dibattito tra i sostenitori del dialogo e coloro che invece
premono per una soluzione militare alla crisi del nord” dice all’agenzia Fides don
Edmond Dembele, segretario della Conferenza episcopale del Mali. “Quale tra le due
posizioni prevarrà forse lo vedremo nei prossimi giorni. L’Algeria, che ha inviato
di recente un suo Ministro a Bamako, afferma che il negoziato è la soluzione migliore,
mentre qui in Mali ci sono diversi sostenitori dell’opzione militare. Lo Stato finora
non ha effettuato una scelta ufficiale, anche se il Presidente ad interim aveva affermato
che il dialogo è la prima delle soluzioni da seguire”. La Comunità Economica dell’Africa
Occidentale (Cedeao) ha offerto circa 3.000 soldati. “L’obiettivo primario del governo
è liberare le grandi città del nord dagli estremisti, per poi trovare un modo per
risolvere definitivamente la crisi” dice a Fides don Dembele. Una delle incognite
è l’atteggiamento del Movimento di Liberazione dell’Azawad (Mnla), il gruppo laico
che ha avviato la guerra ma che ha perso il controllo delle principali città settentrionali
a favore dei gruppi islamisti. “Il mediatore nominato dalla Cedeao, il Presidente
del Burkina Faso, Blaise Compaoré, ha avviato dei contatti con l’Mnla, che ha rivisto
la sua posizione: dopo aver proclamato l’indipendenza del nord, ora parla di autodeterminazione.
(L.F.)