Sinodo: il riconoscimento del ruolo delle donne nella Chiesa, essenziale per la nuova
evangelizzazione
Lavori a porte chiuse, ieri mattina, al Sinodo generale sulla nuova evangelizzazione,
in corso in Vaticano. In programma, la prima sessione dei circoli minori. La discussione
generale è ripresa nel pomeriggio, con l’intervento dell’arcivescovo di Canterbury,
Rowan Williams, per illustrare la sfida della nuova evangelizzazione dal punto di
vista anglicano. Martedì pomeriggio, invece, ampio intervento del cardinale Marc Ouellet:
il prefetto della Congregazione per i Vescovi ha presentato una relazione sulla recezione,
nel mondo, dell’Esortazione apostolica "Verbum Domini", siglata due anni fa da Benedetto
XVI e frutto del Sinodo sulla Parola di Dio del 2008. Il servizio di Isabella Piro:
Più di 200mila
copie diffuse in diverse lingue, tra cui 60mila solo in italiano. I numeri della Verbum
Domìni parlano chiaro: la distribuzione è stata ampia in tutto il mondo. Ma l’elemento
di maggior compiacimento, spiega il cardinale Ouellet, si riscontra nell’entusiasmo
crescente dei fedeli per la Lectio Divina, sempre più praticata negli ambienti più
diversi. Percorsi formativi, inoltre, vengono offerti dalle diocesi o dalle comunità
per sostenere questo modo di incontrare Dio attraverso la Sacra Scrittura. Altri risultati
positivi, continua il porporato, si contano nell’animazione biblica, soprattutto nelle
parrocchie: numerose le Settimane o gli Anni biblici organizzati dalle Chiese locali,
così come gli eventi di lettura ininterrotta della Parola di Dio.
Particolare,
poi, l’iniziativa dei vescovi statunitensi che hanno messo a punto una guida omiletica
per sacerdoti e diaconi come risposta alla Verbum Domini. Si è persino organizzato
un Festival della predicazione. Anche il settore scientifico ha espresso apprezzamento
per l’Esortazione apostolica, definita "il più importante documento ecclesiale sulla
Scrittura dopo il Vaticano II" e che ha portato ad un’accresciuta collaborazione tra
pastori, teologi ed esegeti, contribuendo anche alla recezione del libro del Papa
dedicato a Gesù di Nazaret. Centrale anche la riflessione cristologica ed antropologica
dell’Esortazione apostolica che afferma: l’uomo è creato dalla Parola di Dio ed è
quindi figlio di Dio in Cristo.
Infine, il cardinale Ouellet ha messo in stretta
relazione la Verbum Domini con la nuova evangelizzazione: l’Esortazione apostolica,
infatti, si conclude con una preghiera affinché lo Spirito Santo susciti “zelanti
annunciatori e testimoni del Vangelo”, tema principale dell’attuale Sinodo.
Ma
ieri pomeriggio, l’Assemblea dei vescovi ha riflettuto su numerose tematiche, tra
cui quella del ruolo delle donne: nella Chiesa, si è detto in Aula, esse rappresentano
i due terzi dei membri complessivi, eppure molte di loro si sentono discriminate.
Ma bisogna affermare con chiarezza, ha ribadito il Sinodo che, se la Chiesa non ordina
sacerdoti donne, non è perché esse siano meno capaci o meno degne, ma solo perché
il sacerdote è un rappresentante di Cristo, venuto per sposare l’umanità. Fondamentale,
quindi, il contributo consistente delle donne all’evangelizzazione e gesti forti dovrebbero
indicarlo chiaramente, perché - hanno sottolineato i Padri sinodali - senza donne
felici, riconosciute nella loro essenza e fiere di appartenere alla Chiesa, non ci
sarà la nuova evangelizzazione.
Ancora: il Sinodo ha ricordato l’importanza
della nuova evangelizzazione anche nell’ambito ecologico, poiché essa implica il rispetto
di tutti gli esseri viventi, e del dialogo tra fede e cultura, alla ricerca di punti
di incontro con coloro che sono aperti alla verità ed impegnati nella ricerca del
bene comune. Un grande aiuto, in questo senso, arriva dalle parrocchie, che non devono
essere soltanto centri di servizi spirituali, ma devono ‘fare rete’, affinché le comunità
ed i gruppi di fedeli si sentano davvero discepoli missionari di Cristo.
La
sfida, in fondo, è quella di far comprendere al mondo che la fede cristiana non è
in contraddizione con la ragione umana. Di qui, l’esortazione ad evangelizzare attraverso
una testimonianza di fede che aiuti l’uomo ad affrontare, ad esempio, il dramma della
morte grazie ad una cultura della vita che ne spieghi il senso. Ed è per questo che
i Padri sinodali hanno richiamato alla memoria le parole del cardinale Suhard, iniziatore
della Missione in Francia: “Non si tratta di costringere il mondo a entrare nella
Chiesa così come essa è, bensì di fare una Chiesa capace di accogliere il mondo così
come esso è”.
Infine, proiezione speciale, ieri sera, nell’Aula del Sinodo:
i partecipanti all’Assemblea hanno, infatti, assistito in anteprima ad una versione
sintetica del docu-film sul Concilio Vaticano II, realizzato dal Pontificio Consiglio
delle Comunicazioni Sociali e da Micromegas Comunicazione, grazie ad immagini inedite
della Filmoteca vaticana. La distribuzione mondiale del documentario inizierà domani,
giorno di apertura dell’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI proprio per commemorare
il 50.mo anniversario conciliare.