Guatemala: morti e feriti negli scontri tra indigeni e polizia
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchar) in seguito agli
scontri avvenuti tra le comunità di Totonicapán, la polizia e l’esercito, ha lanciato
l’allarme per l’assassinio di 6 indigeni in Guatemala. In questi incidenti - riferisce
l'agenzia Fides - sono stati feriti almeno 40 civili e 7 membri dell’esercito, sono
andati distrutti un camion militare e un altro commerciale, come si legge in una nota
diffusa dall’Ohchar. Gli scontri sono stati scatenati da diversi posti di blocco stabiliti
dai contadini indigeni che protestavano contro l'aumento delle tariffe elettriche
e per la fornitura dei servizi di base. Ovviamente le versioni sono diverse, chi accusa
la popolazione di aver provocato i soldati, chi l’esercito di essere intervenuto con
armi da fuoco. Le fonti locali dichiarano che non è possibile ancora accusare nessuno
delle morti, visto che le indagini sono ancora in corso e c’è molta confusione sull’accaduto.
Intanto il Governo del Guatemala ha contestato ogni responsabilità. Diverse organizzazioni
sociali, guidate dal premio Nobel della Pace 1992, la leader indigena Rigoberta Menchú,
hanno condannato gli episodi di violenza e richiesto indagini indipendenti per portare
davanti alla giustizia i responsabili dei fatti. (L.F.)