Cipro: appello di Chrysostomos II per il rispetto della libertà religiosa nel nord
dell'isola
Un appello perché Cipro diventi “un luogo in cui le libertà religiose sono rispettate
ed esercitate senza restrizioni”. A lanciarlo nel quadro della presidenza cipriota
dell’Unione europea è stato Chrysostomos II, arcivescovo di Cipro, intervenendo al
seminario sulla libertà di religione e credo che si è tenuto a Nicosia per iniziativa
della Rappresentanza della Chiesa di Cipro presso le istituzioni europee e della Commissione
“Chiesa e Società” della Conferenza delle Chiese europee (Kek). “Ci duole dover dire
che, purtroppo, negli ultimi 38 anni, le libertà religiose nella parte settentrionale
dell’isola occupata dai turchi non sono state né rispettate né applicate”. Nel suo
intervento l’arcivescovo denuncia le distruzioni e i saccheggi che “sistematicamente”
subiscono “i luoghi di culto e i monumenti, le chiese e i monasteri, e tutto ciò che
è sacro per noi, compresi i nostri cimiteri. In generale - ha proseguito l’arcivescovo
- stanno tentando di distruggere ogni traccia dell‘esistenza e della presenza di una
popolazione cristiana nel nord di Cipro”. C’è dunque da parte delle leadership religiose
pieno consenso e sostegno affinché nella parte settentrionale occupata dell’isola,
la libertà di religione sia rispettata ponendo “fine al saccheggio dei nostri luoghi
sacri”. (L.F.)