2012-10-08 14:12:07

Irlanda: iniziato il mese di preghiera per la vita. Corte europea pressa Dublino sull'aborto


In Irlanda è iniziato domenica uno speciale mese di preghiera per la vita in vista di un importante decisione che il governo irlandese dovrà prendere nei prossimi giorni: la risposta ufficiale di Dublino alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che, in una sentenza del 2010, intima all’Irlanda di introdurre una legge sull’aborto laddove la vita della donna sia in pericolo. Nel Paese l’interruzione di gravidanza è ancora vietata. I vescovi irlandesi, in una lettera pastorale intitolata “Scegli la vita!” e letta ieri in tutte le parrocchie, invitano a non separare il diritto alla vita della madre dal diritto alla vita del figlio. Ascoltiamo in proposito l’arcivescovo irlandese di Tuam, mons. Michael Neary, al microfono di Emer McCarthy:

R. – In the coming weeks our government...
Nelle prossime settimane il nostro governo irlandese deciderà come rispondere alla sentenza emessa nel 2010 dalla Corte Europea dei diritti umani. Nonostante quanto alcune persone hanno asserito, il governo irlandese non intende essere costretto dalla Corte europea a legiferare in materia di aborto. Come vescovi facciamo appello a chi rappresenta il nostro Paese a rispettare l’essere umano e la vita dei nascituri e quindi a rifiutare l’aborto. La Chiesa non ha mai pensato che la vita di un bambino nell’utero possa essere preferita a quella della madre: la vita di entrambi, della madre e del nascituro, sono sacre. Questo causa confusione, ma – ripetiamo - la preoccupazione per la vita della madre deve andare di pari passo con la preoccupazione per il bambino che deve nascere. E chiunque è a favore della vita deve essere a favore sia del nascituro che della madre.

D. – L’Irlanda è uno dei pochi Paesi nel mondo in cui l’aborto non è legale...

R. – The World Health Organization recognized...
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che l’Irlanda, Stato senza aborto, rimane uno dei Paesi più sicuri in cui aspettare un bambino e partorire. E questo è qualcosa di cui dovremmo essere orgogliosi come Paese, ma è anche qualcosa che dovremmo cercare di proteggere. E’ un momento decisivo per il nostro Paese.

D. – Recentemente si è tenuto un grande raduno a favore della vita con molte persone, cattolici e non, preoccupati per la vita dei nascituri in Irlanda. In migliaia hanno partecipato all’evento: lei ne è rimasto sorpreso?

R. – No, I’m not surprised, because...
No, non sono sorpreso, perché la genetica e la tecnologia sono state in grado di mettere in risalto alcune delle bellezze e dei misteri della vita durante la gravidanza. Ogni madre e padre che abbiano guardato con meraviglia l’ecografia del loro bambino, o abbiano ascoltato il suo cuore battere per la prima volta, sicuramente sanno quanto sia veloce lo sviluppo del loro bambino nell’utero: tutto ciò fa capire ancora di più come il bambino non diventi un essere umano quando nasce ma lo sia sin dall’inizio del concepimento.

Ultimo aggiornamento: 9 ottobre







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