Corea: ong di Seul inviano nuovi aiuti al Nord dopo le inondazioni
In seguito alle pesanti alluvioni che si sono abbattute nella Corea del nord la scorsa
estate, che hanno causato centinaia di vittime e migliaia di senza tetto, varie Ong
della Corea del Sud hanno inviato altre 500 tonnellate di farina. Secondo fonti sudcoreane
riprese dall'agenzia Fides, undici delegati del Consiglio per la cooperazione con
la Corea del Nord, in rappresentanza di 51 benefattori privati, sono andati a Kaesong,
vicino alla striscia militare divisoria con il Sud, e hanno verificato la distribuzione
dei generi alimentari. Si tratta del secondo invio privato di aiuti umanitari dal
Sud al Nord, dopo che a metà settembre una associazione buddista aveva inviato un
altro carico di farina. In passato il Nord aveva rifiutato una proposta di aiuti del
Governo della Corea del Sud consistente in 10.000 tonnellate di farina, medicinali
e altri generi di prima necessità, ritenendola inappropriata. Il contingente non includeva
infatti riso e cemento, materiali richiesti subito dopo le inondazioni dalla Corea
del Nord ma che il Sud aveva rifiutato di mandare per timore che potessero essere
utilizzati per usi non umanitari. Le piogge torrenziali, effetto degli abituali tifoni
estivi, hanno provocato la morte di circa 300 persone e 600 tra feriti e dispersi,
oltre ad aver lasciato migliaia di persone senza casa, campi allagati e infrastrutture
distrutte. Il Governo della Corea del Sud segue da vicino il percorso di tutti gli
aiuti inviati al Nord, per evitare che non raggiungano quanti si trovano realmente
in stato di necessità. (R.P.)