Filippine: storico accordo di pace tra governo e ribelli islamici per il sud del Paese
Nelle Filippine, il governo e i ribelli islamici hanno trovato un accordo per porre
fine alla ribellione nel sud del Paese, dopo 40 anni di conflitto e oltre 100 mila
morti. Ad annunciarlo il presidente Benigno Aquino. Il servizio di Eugenio Bonanata:
“Un accordo
quadro per una pace lunga e duratura”: la presidenza di Manila definisce così l’intesa
raggiunta con i separatisti, capeggiati dal Fronte islamico di liberazione Moro (Milf),
che dagli anni settanta rivendicano l’autonomia di alcune regioni meridionali. Il
protocollo, che sarà sottoposto a referendum popolare, arriva dopo diversi round
di colloqui tra le parti svolti in Malaysia. La previsione è di creare entro il 2016
una regione musulmana semi-autonoma in una parte di Mindanao, che è una delle regioni
più ricche di risorse naturali del Paese e quartier generale dei separatisti. Il governo,
però, manterrebbe il controllo della difesa e della sicurezza, nonché la gestione
della politica estera ed economica. I ribelli islamici si sono dichiarati “molto soddisfatti”
per l’intesa ringraziando il presidente Aquino. La speranza dell’intero Paese - dove
la maggioranza della popolazione è di fede cristiana - è di lasciare alle spalle quattro
decenni di conflitto, segnati da numerosi morti e milioni di sfollati, che hanno contribuito
a mantenere sottosviluppata la zona meridionale delle Filippine nonostante la massiccia
disponibilità di risorse naturali.