Nel Natale 1958, l'ispirazione del Papa per un nuovo Concilio
"Quando il Papa me
ne parlò la prima volta, era Papa da appena cinque giorni. Fece un cenno vago, disse:
“Sul mio tavolo si riversano tanti problemi, interrogativi e preoccupazioni. Ci
vorrebbe un qualcosa di singolare e di nuovo, non solo un Anno Santo”. "Più avanti,
me ne ha parlato un’altra volta, e io sono sempre rimasto in silenzio. E’ venuto poi
quella sera del 21 dicembre del 1958, me ne riparlò e mi disse: 'Il tuo superiore
ti ha accennato a questo grande disegno, ti sembra essere ispirazione del Signore?
Tu finora non ha detto neanche una parola...'". "E toccandomi il braccio, mi disse:
'Il fatto è che tu ragioni un po’ umanamente, come un impresario che fa un progetto
e chiama l’architetto, i consulenti, che si intende con le banche. Per noi invece
è già un gran dono di Dio accettare una buona ispirazione e parlarne. Non pretendo
di arrivare a celebrarlo, a me basta annunciarlo' ”. Mons. Loris Capovilla, all'età
di 96 anni, rievoca alla Radio Vaticana l'intenzione di Giovanni XXIII di indire un
nuovo Concilio ecumenico per testimoniare la fede al mondo, che prese il via l'11
ottobre 1962. (a cura di Luca Collodi)