Contestazioni all'apertura del Salone nautico di Genova
Molte preoccupazioni e settore in fortissima crisi. Con questi sentimenti è stato
inaugurato oggi il 52esimo Salone Nautico Internazionale di Genova. Dino Frambati:
Per Genova resta
l'evento numero uno dell'anno per mostrarsi al mondo, ma il 52.esimo Salone Nautico
si è aperto tra contestazioni e timori per il settore in crisi. “Se il Governo manterrà
l'attuale politica, il prossimo anno il Salone non lo potremo più fare” ha detto il
presidente Ucina Francesco Albertoni, leader degli industriali del comparto che hanno
disertato l'inaugurazione per protesta, definendosi “imprenditori coraggiosi ma allo
stremo”. E in una lettera inviata al premier Monti hanno precisato che “non è la crisi
economica che fa chiudere le aziende, ma le storture tipiche del nostro Paese”, perché
l'export tiene, ma il mercato interno è crollato dell'80 per cento. Due miliardi e
mezzo il fatturato stimato per l'anno in corso, quando era di 3,4 nel 2011 e 6,4 nel
2008. 20 mila posti di lavoro in meno e 35 mila barche andate dai nostri porti a quelli
esteri. Replica del viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Mario Ciaccia:
daremo rapidamente risposte alla Nautica, “pezzo importante dell'economia del Paese
con registro unico delle immatricolazioni ed un redditometro più equo per le barche”.
Circa il salone, sono 900 gli espositori con oltre 1.400 barche esposte su 200 mila
metri.