Nicaragua. Sciopero dei taxi: appello della Chiesa al dialogo
L'arcidiocesi di Managua informa che l'autorità ecclesiastica, dopo aver incontrato
i dirigenti del sindacato dei tassisti della capitale che avevano chiesto l’intervento
della Chiesa, ha rivolto un appello alle autorità del governo per aprire un dialogo
che risponda alle loro richieste. Nella nota pervenuta all’agenzia Fides si legge:
"L’arcivescovo mons. Leopoldo José Brenes e il suo vescovo Ausiliare, mons. Silvio
José Baez, informati della situazione, lanciano un appello alle istituzioni competenti
perché facciano tutto il possibile per dare una soluzione completa a questi problemi
attraverso il dialogo e il negoziato, che tenga conto della complessa realtà del settore;
sempre nel tentativo di coniugare il diritto al lavoro, le questioni economiche, l'ordinamento
giuridico, la sicurezza dei cittadini e l'armonia sociale della comunità". L'appello
della Chiesa viene dopo le proteste dei tassisti di Managua, alcune delle quali sono
degenerate in scontri violenti con la polizia, che hanno causato una decina di feriti
gravi fra tassisti e poliziotti, e 40 arresti. Le richieste dei tassisti hanno come
punto centrale il sussidio per la benzina, che è aumentata in modo considerevole (5
dollari il gallone), e un intervento delle autorità per regolare il servizio dei "mototaxi",
moto attrezzate per poter trasportare fino a 2 passeggeri che concorrono con i taxi
in una capitale dove il servizio di trasporto pubblico quasi non esiste. Il numero
dei taxi è così alto che la manifestazione dei tassisti è riuscita a paralizzare parte
della capitale, proprio mentre il Paese si prepara alle elezioni comunali. (R.P.)