Marocco: mons. Landel esorta i credenti di tutte le religioni alla stima reciproca
“Siamo invitati da Papa Benedetto XVI a centrare la nostra riflessione sulla fede.
Possa essere una riflessione vivente che ci conduca verso una migliore conoscenza
di Gesù Cristo. Possa essere un tempo che ci permetta di stimare più umanamente i
nostri fratelli. Possa essere un tempo in cui impariamo ad amare meglio la Chiesa”:
è quanto scrive mons. Vincent Landel, arcivescovo di Rabat, in Marocco, nell’editoriale
dell'ultimo numero del periodico diocesano Ensemble. Ricordando i 50 anni del Concilio
Vaticano II, il presule sottolinea le parole dei padri conciliari a proposito dell’islam,
allo sguardo di stima che la Chiesa nutre dei confronti dei musulmani “che adorano
il Dio uno, vivente e sussistente” ed aggiunge che oggi la stima verso l’altro deve
riguardare ogni persona, qualunque sia la sua cultura, la sua nazionalità e la sua
religione, poiché sono le differenze che invitano a vivere e che arricchiscono umanamente
e spiritualmente. L’invito di mons. Landel è a guardare, nella diversità, a tutto
ciò che unisce e rende più fratelli credenti, evitando di generalizzare o di fare
amalgama di ogni genere. Infine l’arcivescovo di Rabat esorta i credenti di tutte
le religioni ad imparare a realizzare cose insieme, a costruire la pace, a favorire
la riconciliazione, a promuovere la giustizia in ogni ambito. (T.C.)