2012-10-05 16:54:43

Giornata mondiale degli insegnanti: sostegno in tempo di crisi


“Sostieni gli insegnanti”. E’ la parola d’ordine di quest’anno in oltre 100 Paesi, dove si celebra la Giornata mondiale dedicata ad una professione sempre più gravata da tagli e da crisi di identità. Questa occasione, voluta dell’Unesco nel 94 ma tuttora poco conosciuta, vuole invece ribadire il ruolo faticoso ma fondamentale della docenza a servizio della persona, della crescita e della formazione, e della docenza di qualità come sottolinea anche il segretario dell’Onu, Ban Ki-moon, nel suo messaggio. Tante le iniziative, anche in Italia: la principale al Ministero della Pubblica Istruzione. Il servizio è di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

L’educazione non è soltanto impartire notizie, più o meno utili, ma è formazione valida per tutta la vita. E’ questo il compito dell’insegnante da valorizzare, dice oggi l’Unesco, che guarda anche oltre con Lucio Alberto Savoia, segretario della Commissione nazionale italiana per l’organizzazione dell’Onu:

“Gli insegnanti sono un punto di riferimento, quanto mai attuale nella cultura mondiale, proprio nell’educazione al rispetto dei diritti umani, nell’avvicinamento delle culture e quindi nella pace”.

Eppure, la crisi taglia e mortifica, rendendo più dura la vita e meno dignitosa la professione di chi insegna. Il presidente dell’Associazione italiana Maestri Cattolici, Giuseppe Desideri:

“A livello internazionale, la professione docente è sottovalutata rispetto a quello che è l’impatto sulla società. Un docente preparato, competente, che ha una buona immagine di sé è un docente che ha al centro della propria attenzione lo studente. Anche a livello istituzionale, si tende a generalizzare e si tende anche a squalificarlo: l’insegnante è un professionista ed è un intellettuale”.

“Educare non è mai stato facile, oggi sembra diventare sempre più difficile”: così scriveva il Papa alla diocesi di Roma nel 2008. Parole, queste, condivise dal sottosegretario all’Istruzione, Marco Rossi Doria, che ribadisce gli impegni a questo proposito assunti dall’esecutivo e non sottovalutando l’emergenza educativa attuale.

“Far ripartire un reclutamento serio. Riprendere con nuova forza una battaglia costante contro il fallimento formativo e la dispersione scolastica. Terzo luogo, bisogna rafforzare il curriculum a partire dai bambini più piccoli. Gli insegnanti italiani sono una grande forza: bisogna sostenere la loro libertà, la loro autonomie la loro responsabilità”.

In questo contesto, rinnovano il loro impegno gli insegnanti cattolici. Ancora Giuseppe Desideri:

“Noi ci adoperiamo affinché sia rimarcato il valore di ogni singola persona che sta crescendo. Questo è fondamentale in un contesto, come quello attuale, in cui il valore della persona sta scomparendo”.







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