Premiata ad Assisi Angela Alioto per il suo impegno a favore dei senzatetto
Ad Assisi nell'ambito delle celebrazioni per la festa di San Francesco, Patrono d’Italia,
è stato assegnato ad Angela Alioto, madre di qiuattro figli - da decenni impegnata
politicamente a sostegno dei senza tetto di San Francisco in California - il riconoscimento
“Rosa d’argento Frate Jacopa 2012 – donne del nostro tempo testimoni di fede speranza
e carità” . Si deve a lei anche la costruzione della “Nuova Porziuncola” e il restauro
della storica chiesa dedicata al Poverello nella città americana. Paolo Ondarza
l’ha intervistata:
R. - Quando
avevo 15 anni, andavo a scuola a Firenze dove vivevo con i miei zii. Un giorno mi
chiesero di venire ad Assisi con loro, ma io volevo rimanere a Firenze perché pensavo:
“Questo Santo è morto 800 anni fa…”. Quando sono scesa dal treno nella stazione di
Santa Maria degli Angeli (Assisi) ho sentito come un vento caldo dentro il mio cuore.
Poi, mi sono messa in cammino dalla stazione del treno, fino al Sacro Convento. Da
quel momento, Francesco mi ha “preso”. Lui è il più caro amico nella mia vita: ama
tutti, indipendentemente da chi sono, dal colore della pelle, dalle idee. Lui voleva
che tutti potessero andare in paradiso. Per amare Francesco bisogna amare Gesù Cristo.
D.
- Come le tutte le grandi città, anche a San Francisco si vive la contraddizione della
povertà accanto al benessere. Quello che può fare la differenza in un simile contesto
è quando si sceglie di abbracciare il sofferente: pensiamo all’abbraccio di Francesco
con il lebbroso, origine della sua conversione…
R. - Sì, assolutamente. E’
il caso delle persone malate di Aids. Quando sono stata eletta nel 1988 presidente
del Consiglio della provincia della città di San Francisco, mi sono impegnata per
la stesura di leggi in favore dei senzatetto, per dar loro una casa. La città di San
Francisco ha più di 15 mila persone senzatetto e abbiamo voluto dare una casa a coloro
che vivono in strada, da più di cinque anni. Questa casa che abbiamo costruito a San
Francisco è dotata anche di una sezione medica, che è molto importante viste le condizioni
psico-sanitarie di queste persone. Il nostro lavoro è ora imitato in vari Stati degli
Usa.
D. - Vogliamo spendere qualche parola anche sulla costruzione della "Nuova
Porziuncola" per la quale lei si è adoperata?
R. - Nel 2005, stavano vendendo
molte chiese di San Francisco. Era una cosa che spezzava il cuore. Perciò, sono andata
dall’arcivescovo del Nevada e ho detto: “Per favore, non dobbiamo cedere la chiesa
di San Francesco, perché innanzitutto è la chiesa più antica della nostra città, costruita
nel 1849 e poi a San Francisco dobbiamo avere la chiesa di Francesco!”. Quindi, ho
spiegato la mia idea: “Nella vecchia palestra costruiamo una riproduzione della Porziuncola,
poi restauriamo la vecchia chiesa, mentre nel refettorio potrebbe sorgere l’università
del pensiero francescano”. L’arcivescovo mi disse di sì, perciò sono venuta in Italia,
ho trovato le persone giuste: progettisti, falegnami etc…; ma non li ho trovati io,
è stato Francesco a trovare tutti quanti con lo Spirito Santo! La "Nuova Porziuncola"
di San Francesco è uguale a quella di Assisi, è un posto santo dove vengono mille
persone a settimana. Quando abbiamo aperto - settembre 2008 - non c’era nessuno addetto
alla sorveglianza e alla cura della Porziuncola. Per questo motivo abbiamo fondato
l’organizzazione dei “Cavalieri di San Francesco”, che svolgono servizio presso la
Porziuncola oltre ad attività caritative con i poveri ed i malati. In quei giorni,
eravamo pochi - 10-12 persone – oggi, invece, siamo più di 320, appartenenti a tutte
le religioni - buddisti, ebrei, musulmani - proprio come diceva Francesco: “Tutti
in Paradiso!”.
D. - Il suo impegno è stato riconosciuto in questi giorni, in
occasione della festa di San Francesco, con la “Rosa d’argento - Frate Jacopa 2012”…
R.
– E’ stato difficile accettarlo. Perché non si trattava di un riconoscimento alla
mia attività politica, riguardava la mia vita di fede. È difficile ricevere un premio
per la fede, poi ho capito che si trattava di un riconoscimento, non di un premio.
La "Rosa d’argento" sarà messa sul muro della Nuova Porziuncola di Francesco a San
Francisco. Resterà là per sempre, nella sua città americana.