Due decreti che trasformeranno l'Italia: così il premier Monti al termine del Consiglio
dei ministri
Gli scandali legati allo sperpero di spese per la politica fanno parte di “un'Italia
vecchia che preferiremmo non vedere in futuro”. Lo ha detto Mario Monti ieri sera
in conferenza stampa a Palazzo Chigi illustrando i decreti sui costi della politica
e sullo sviluppo approvati dal Consiglio dei ministri. Due decreti, assicura il premier,
che trasformeranno l'Italia. Servizio di Giampiero Guadagni:
Sindaci e presidenti
di provincia che hanno contribuito al dissesto ”non sono candidabili per 10 anni”
a numerose cariche, tra cui quelle nelle Giunte, nei Consigli e nel Parlamento. Lo
prevede il decreto legge approvato stasera dal Consiglio dei ministri. La Corte dei
conti effettuerà il controllo preventivo di legittimità sulle spese delle Regioni,
compreso il piano sanitario regionale e potrà avvalersi della collaborazione della
Guardia di Finanza. E anche per gli enti locali dovrà essere previsto il pareggio
di bilancio. Fino all’ultimo, prima della riunione a Palazzo Chigi, il Governo ha
avuto contatti con i presidenti di regione, per spiegare i dettagli del provvedimento
e avere la certezza che non ci saranno ricorsi. E dai governatori è giunto il via
libera perché, sottolineano, le linee del decreto illustrate vanno nella direzione
che le Regioni hanno proposto e indicato. E arriva anche l’atteso provvedimento per
la crescita, quello che dovrebbe inaugurare la cosiddetta fase due del Governo. Molte
le misure adottate: l'agenda digitale per la diffusione di internet, gli incentivi
per mettere in piedi un’impresa, il credito d'imposta per le infrastrutture, lo stop
al rinnovo tacito delle Rc auto, l'obbligo per commercianti e professionisti di accettare
i pagamenti elettronici. Un modo, questo, per combattere l'evasione.