2012-10-04 11:10:53

Alto Egitto: due bambini copti arrestati per blasfemia


Due bambini copti sono stati arrestati ieri nell'alto Egitto per aver profanato il Corano. Nabil Nagy Rzik, 10 anni, e Mina Nady Farag, 9 anni, entrambi analfabeti, stavano giocando vicino a un bidone dell'immondizia con alcuni fogli. Essi - riferisce l'agenzia AsiaNews - sono stati fermati dall'imam locale che li ha accusati di aver urinato sulle pagine del Corano. Prima di rivolgersi alla polizia, il religioso musulmano ha portato Nabil e Nady in chiesa chiedendo al parroco di punirli. Al rifiuto del sacerdote l'imam ha preso i due bambini e si è recato in tribunale insieme ad altri tre musulmani del villaggio. Ora i due bambini si trovano nel carcere minorile di Beni Suef. Il padre di Nabil Nagy Rizk ha difeso i due ragazzi spiegando che non sanno leggere. Essi non potevano sapere ciò che vi era scritto sulle pagine, trovate dentro un sacchetto vicino a cumulo di spazzatura. Il caso di Beni Suef giunge dopo un'ondata di decine di arresti per blasfemia che si sono intensificati con la diffusione del film anti-islam "L'innocenza dell'islam" e le vignette satiriche su Maometto pubblicate dal settimanale francese Charlie Hebdo. La maggior parte degli arrestati sono copti. All'inizio di settembre a Sohag, Bishoy Kamel, insegnante di religione copta, è stato condannato a sei anni per la pubblicazione su Facebook di vignette blasfeme e insulti contro il presidente Mohammed Morsi. Il 13 settembre la polizia ha arrestato Saber Albert, un giovane copto di 25 anni per aver diffuso su internet il film anti-islam che ha causato manifestazioni in tutto il mondo. Saber si trova ancora in custodia cautelare in attesa di giudizio. Per mons. Botros Fahim Awad Hanna, vescovo ausiliare di Alessandria dei copti cattolici, la formulazione della denuncia che riguarda i due ragazzi contiene elementi controversi: “Qui in Egitto - spiega il vescovo all'agenzia Fides - l’accusa di aver distrutto il Vangelo e di aver orinato sopra le sue pagine strappate è al centro dell’indagine riguardante uno sceicco salafita, che ha compiuto quel gesto sacrilego nei giorni in cui era esplosa la rabbia dei musulmani per il famoso filmato offensivo nei confronti di Maometto prodotto negli Usa. Ora, guarda caso, la stessa identica accusa viene rovesciata su due ragazzini copti. Mi auguro che le indagini siano condotte in modo corretto, evitando di prendere come prove le chiacchiere messe in giro ad arte”. (R.P.)







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