Violenti scontri in Siria. Bombardato il suk di Aleppo
In Siria sono almeno 64, secondo fonti dell’opposizione, le persone morte ieri in
varie zone del Paese. Nella provincia di Idlib, in particolare, sono più di 30 le
vittime, tra cui 8 bambini, in seguito ad un raid compiuto dall’aviazione siriana.
Ad Aleppo è in corso la controffensiva delle forze governative dopo l’attacco, lanciato
giovedì scorso dai ribelli, per la conquista della città. Alessandro Guarasci
Aleppo
è uno snodo per la guerra in Siria. L’esplosione di un ordigno, nei pressi di una
moschea, ha provocato stamani la morte di almeno 11 persone. Il suk, uno dei più grandi
del mondo con più di 1500 botteghe dislocate in un dedalo di stradine nel cuore della
città vecchia, è stato parzialmente distrutto in seguito a furiosi combattimenti tra
ribelli ed esercito. Un incendio ha devastato oltre 500 negozi dell’antico mercato
medievale, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. E secondo l'Osservatorio
nazionale per i diritti umani Almeno 18 soldati governativi sono stati uccisi nella
provincia di Homs e altri 30 feriti. La Nato intanto esprime preoccupazione per l’eventuale
utilizzo di armi chimiche e indica come “strada giusta” non un intervento militare
ma “una soluzione politica”. Ma il ministro degli esteri siriano Walid Muallem all'Assemblea
generale delle Nazioni Unite lancia accuse: Gli Stati Uniti, la Francia, il Qatar,
l'Arabia Saudita e la Turchia ''appoggiano il terrorismo'' con armi e denaro. Ultimo
aggiornamento: 2 ottobre