Cardinale Bertone a 600 anni dal miracolo di Bagno di Romagna: Chiesa celebra una
realtà sempre attuale
“Le celebrazioni nella Chiesa non sono mai semplici ricordi del passato”, perché,
“specialmente nell’Eucaristia, si celebra una realtà viva, sempre attuale, che ci
interpella e ci coinvolge”. Queste le parole del cardinale Segretario di Stato, Tarcisio
Bertone, pronunciate ieri mattina a Bagno di Romagna, nell'omelia della Messa presieduta
della Basilica di Santa Maria Assunta, in occasione dei 600 anni del miracolo eucaristico.
I dubbi dell’abate Lazzaro sulla veridicità del Mistero Eucaristico, che furono spazzati
via nel 1412 dall’apparizione di macchie di sangue fresco sul Corporale durante la
consacrazione, “possono abitare anche nel nostro cuore”, ha affermato il porporato.
“Viviamo una certa indifferenza che ci fa pensare alla Santa Messa come ad una fra
le tante cose da fare, ma si tratta di ben altro”, ha detto Bertone: è “l’alleanza
che Gesù Cristo ha sancito per noi con il suo sangue, e di cui la nostra vita ha profondamente
bisogno per non disperdersi nella frammentazione e nel non senso, perché “Gesù Cristo
risorto e vivo, offre a noi il suo Corpo e il suo Sangue, sotto la specie del pane
e del vino. E li offre oggi, come 600 anni fa e come 2000 anni fa. A pochi giorni
dall’inizio dell’Anno della Fede, voluto da Benedetto XVI nel 50° anniversario dell’apertura
del Concilio Vaticano II, il cardinale Bertone ha poi ringraziato il Signore “per
il segno che ci ha donato con il miracolo eucaristico”, e ha invitato famiglie, sacerdoti,
persone consacrate e giovani a lasciare che il Signore aumenti la loro fede, affinché
“nutriti di Lui, tutti possiamo rimanere nel suo amore e vivere della sua stessa vita,
fatta di accoglienza, di opere di misericordia, di servizio onesto e generoso là dove
la nostra vocazione ci ha posto”. (A cura di Michele Raviart)