2012-09-29 15:08:54

Brasile: i vescovi auspicano un voto senza violenza


Le imminenti lezioni comunali, che si terranno il 7 ottobre, sono “un’occasione per rafforzare la democrazia brasiliana”, mentre il ricorso alla violenza, che caratterizza la campagna elettorale in molti comuni, “è inammissibile: i candidati sono avversari, non nemici”. Ad affermarlo è una nota diffusa dal Consiglio dei vescovi del Brasile, radunatosi a Brasilia dal 25 al 27 settembre. La nota dei vescovi, inviata all’Agenzia Fides, si sofferma sulle leggi contro la compravendita dei voti e la corruzione “entrambe nate della mobilitazione popolare si sono dimostrate efficaci nell’impedire a personaggi corrotti di occupare cariche pubbliche”. Ma, prosegue il testo, occorre sempre che ogni elettore eserciti “la propria consapevolezza, tanto nel momento di votare, quanto nell'applicare queste leggi”, denunciando candidati e partiti coinvolti in pratiche illecite. Il documento, firmato dalle più alte autorità della Conferenza episcopale, ammonisce sui rischi di una politica alimentata dall’odio, che “contraddice il principio evangelico di carità e di perdono e ferisce la dignità umana”, violando, inoltre, “le norme fondamentali della sana convivenza civile, che dovrebbe guidare ogni militanza politica”. Altrimenti, si chiedono i vescovi, “come cercare il bene comune, principio ispiratore della politica?”. Le città brasiliane che rinnoveranno i loro comuni saranno oltre cinquemila. (M.R.)







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