Istanbul: simposio islamo-cristiano sul tema “Essere straniero e dialogare con
l’altro”
Con alcuni minuti di silenzio perché ognuno potesse pregare l’unico Dio in cui cattolici,
musulmani ed ebrei credono, ma che pregano in modo diverso, è iniziato questa mattina
a Yeşilköy, quartiere di Istanbul, il Simposio cristiano-islamico sul tema “Essere
straniero e dialogare con l’altro”. Folla da record, quest’anno, con oltre 130 partecipanti,
tra cui si è distinto un folto gruppo di studentesse dalla facoltà di teologia dell’università
di Marmara con alcuni loro professori. Presente l’imam del luogo, il vicario apostolico
di Istanbul mons. Louis Pelâtre e mons. Yusuf Sag, vicario patriarcale dei siro-cattolici,
nonché presidente della commissione per il dialogo interreligioso, che hanno salutato
i partecipanti, augurando che l’impegno per il dialogo, di cui si parla sempre più
spesso e che sembra compromesso da fatti incresciosi che avvengono qua e là per il
mondo, possa diventare una confortante realtà. Dialogo, è stato detto con una felice
espressione, è poter dire: “La mia sicurezza dipende da te”, con riferimento alla
sicurezza fisica (bando quindi alla violenza di qualsiasi genere) e alla sicurezza
religiosa (libertà di poter vivere il proprio credo religioso). Si è poi parlato dello
straniero nella Bibbia in una relazione affidata a padre Frédéric Manns, professore
nello studio biblico di Gerusalemme, il quale ha ricordato come il primo “straniero”
sia stato Israele prima con l’emigrazione in Egitto e poi con la schiavitù di Babilonia,
dopo la quale il popolo si è maggiormente aperto all’accoglienza, come testimoniano
i libri di Rut e di Giona. Egli ha poi fatto notare come Gesù abbia rivoluzionato
le cinque distinzioni che gli ebrei facevano tra straniero e straniero, identificandosi
con tutti: “Quello che avete fatto al più piccolo l’avete fatto a me”. A mezzogiorno
i partecipanti hanno partecipato alla preghiera nella moschea cittadina, accolti calorosamente
dall’imam, che ha riservato loro un posto d’onore, invitando tutti ad accettarsi scambievolmente
in nome dell’unico Dio. Il simposio continuerà nel pomeriggio con relazioni affidate
a professori musulmani, e si concluderà domani con una liturgia della Parola nella
chiesa di Santo Stefano di Yeşilköy. (A cura di padre Egidio Picucci)