Il Papa ai vescovi europei: evangelizzare con la testimonianza della carità. Bagnasco:
l'Europa sia fiduciosa
“Il Messaggio cristiano viene seminato e si radica efficacemente là dove è vissuto
in modo autentico ed eloquente da una comunità”: è quanto afferma il Papa in un messaggio
inviato in occasione dell’apertura giovedì scorso a San Gallo, in Svizzera, della
plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee). Benedetto XVI invita
a “riflettere sul perenne compito dell’evangelizzazione e sulla sua attuale rinnovata
urgenza” nella consapevolezza che l’annuncio deve essere sostenuto “dalla testimonianza
della carità fraterna" e animato "dalla preghiera comune”. Il cardinale Marc Ouellet,
prefetto della Congregazione per i Vescovi, da parte sua, ha sottolineato che l’Europa
è travolta da una crisi di speranza e priva di motivazioni spirituali – ha precisato
- rischia di perdere la sua piena realizzazione. Nella Messa di ieri mattina, il presidente
della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, ha detto che l´Europa
è chiamata a essere fiduciosa, perché la fiducia è una premessa per dare un servizio
generoso e sereno ai cittadini. Da San Gallo il servizio del nostro inviato Mario
Galgano:
L´incontro annuale dei vescovi europei è dettato dall’ansia pastorale
delle Chiese in Europa, ma anche dal desiderio di dare un doveroso contributo al cammino
dell’Europa, ha sottolineato il cardinale Angelo Bagnasco nella sua omelia a San Gallo
ieri mattina. Il destino dell’Europa – ha aggiunto - non è tanto una unità di interessi,
ma una comunità di destino. Quindi ha rilevato che l’esistenza umana, come la storia
delle Nazioni, è una sequenza di pagine diverse, di luci e di ombre, di alti e di
bassi, di gioie e dolori. Si susseguono abbracci e lontananze, successi e delusioni,
parole e silenzi. Dopo la Messa, celebrata nella cattedrale di San Gallo, sono continuati
i lavori su temi che riguardano le Chiese in Europa. Con l'aiuto di alcuni esperti,
i vescovi stanno approfondendo gli aspetti economici, sociali, politici, ma anche
ecclesiali e pastorali, della crisi che colpisce il vecchio continente. L´obiettivo
– come ha anche sottolineato il cardinale Bagnasco – è di rilanciare l'impegno dei
credenti per l'evangelizzazione nel mondo contemporaneo. La sessione plenaria annuale
dell'organismo ecclesiale è iniziata con un’ampia prolusione del presidente del Consiglio
delle Conferenze episcopali d'Europa (Ccee), cardinale Péter Erdő. Il cardinale ungherese
aveva affermato che "la cosiddetta crisi economica e finanziaria pone una serie di
questioni fondamentali sul funzionamento dell'economia, della società e della democrazia
in Europa". La plenaria dei vescovi europei si svolgerà fino a domenica 30 settembre:
la cittadina Svizzera è stata scelta come sede dell’incontro per commemorare il 1400.mo
anniversario dell’arrivo di San Gallo nell’omonimo cantone.
Tra gli esperti
presenti a San Gallo è intervenuta ieri pomeriggio la professoressa Marta Cartabia,
Docente di diritto e Giudice della Corte Costituzionale in Italia. Ha cercato di individuare
le emergenze sorte nell’attuale ambiente culturale e politico in crisi. La sua riflessione
ha toccato tre ambiti: un primo riguarda la crisi della politica e della democrazia.
Se nel dopoguerra sembrava ci fosse in Europa un ideale politico, oggi sembra che
il discorso politico sia quasi esclusivamente dominato da preoccupazioni economiche.
Un secondo ambito è quello dell’implosione dello “stato sociale”, che per decenni
è stato il modello europeo della democrazia sociale. Infine, un terzo ambito riguarda
la “crisi antropologica” che sta dando vita ad una “età dei nuovi diritti” dove tutto
può diventare diritto perché viene dalla volontà della singola persona. Per una nuova
rinascita, ha sottolineato Cartabia, occorre che sia salvaguardata e praticata un’autentica
libertà religiosa, intesa non come mera libertà di culto e di coscienza, ma come libertà
dell’uomo di vivere, ha concluso Cartabia.