Mons. Toso ai cappellani militari: "serve una nuova evangelizzazione"
“L’impegno per la pace ha bisogno di una nuova evangelizzazione. Solo grazie ad essa
si può diventare autentici operatori di pace”. Lo ha ricordato ieri, mons. Mario Toso,
segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, che ha guidato il
terzo giorno di riflessione del convegno dei cappellani militari in corso ad Assisi.
“Grazie all’incontro con Cristo si diviene capaci di cercare il bene dell’altro, senza
frontiere di razza e religione, abbattendo tutti quei muri che impediscono a singoli
e popoli di manifestare la ricchezza della propria umanità” ha detto il Segretario
per il quale “solo grazie all’amore l’operatore di pace ricerca la giustizia rifiutando
la violenza e l’odio”. Nel suo intervento - riferisce l'agenzia Sir - mons. Toso,
citando la "Caritas in veritate", ha parlato della globalizzazione come di “uno dei
principali motori per il riscatto dal sottosviluppo di intere regioni e rappresenta
una grande opportunità per tutti, ma se lasciato a se stesso, può concorrere a creare
rischi di danni sinora sconosciuti e divisioni tra i popoli”. Per tale motivo “la
costruzione della pace si trova dinanzi ad un impegno inedito e creativo, vasto e
complesso, chiamato a conoscere e ad orientare imponenti processi che avvolgono il
mondo, animandolo nella prospettiva di quella civiltà dell’amore fraterno e della
comunione il cui seme Dio ha posto in ogni popolo e in ogni cultura”. (R.P.)