33.ma Giornata mondiale del turismo: conciliare viaggi e sostenibilità
Trasformare il viaggio e la vacanza in “un’arricchente occasione di incontro e di
scambio”, ritrovare una “sobrietà gioiosa” che nasca dalla riscoperta di uno stile
di vita sostenibile. È quanto afferma mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale
per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, in un’intervista riportata
dal quotidiano Avvenire, in occasione della 33ma Giornata mondiale del turismo. Mons.
Lusek sottolinea come “ogni sviluppo, anche del turismo, debba fare i conti con alcuni
limiti precisi per essere davvero sostenibile. Questo può avvenire solo recuperando
uno stile di vita che tenga conto del bisogno di costruire un mondo più giusto, dove
le risorse siano salvaguardate e accessibili a tutti”. Obiettivi ambiziosi, ma fondamentali,
in particolar modo in un periodo di crisi come quello attuale. E, soprattutto, raggiungibili.
Per raggiungerli, afferma ancora mons. Lusek, è necessaria “la consapevolezza delle
conseguenze delle nostre scelte”, iniziando dal rispetto dell’ambiente. Questo significa
“coltivare anche nella vita feriale la visione del territorio come dimora, casa, spazio
d’incontro e non solo come oggetto di sfruttamento”. A conclusione, mons. Lusek ricorda
le due vie pastorali principali in questa direzione, e cioè la riscoperta della bellezza
e dell’enorme patrimonio artistico religioso sul territorio e la promozione di circuiti
minori, meno conosciuti. (L.P.)