Ilva. No del gip al piano dell'azienda. Gli operai annunciano: sciopero della fame
Tensione alle stelle a Taranto per la vicenda Ilva. Il gip del capoluogo ionico Patrizia
Todisco ha bocciato il piano presentato dall’azienda. Respinte anche le richieste
di rimessione in libertà avanzate dai legali degli ex presidenti Emilio e Nicola Riva.
I sindacati hanno proclamato scioperi per oggi e domani. Servizio di Giampiero
Guadagni: No
ad interventi immediati per il risanamento degli impianti inquinanti. No anche al
mantenimento di un minimo di produzione chiesto dall’azienda. Il gip di Taranto motiva
la sua decisione affermando che non c’è spazio per proposte al ribasso da parte dell'Ilva
su interventi da svolgere e somme da stanziare. I beni in gioco - salute, vita e ambiente,
ma anche diritto ad un lavoro dignitoso - non ammettono mercanteggiamenti. Sorpreso
si dice il presidente dell'Ilva Ferrante, che replica: “il nostro programma di interventi
era serio e responsabile”. Risponde anche il ministro dell'Ambiente Clini: “non facciamo
mercato a difesa della salute della popolazione e chiederemo all'Ilva di cominciare
a rispettare adesso, con 4 anni di anticipo, quanto sarà stabilito nell'Autorizzazione
Integrale Ambientale, per l'adeguamento degli impianti di Taranto”. Sulla vicenda
interviene anche il segretario del Pd Bersani, che chiede al governo di prendere in
mano la situazione. La decisione del gip di Taranto ha provocato anche l'immediata
reazione dei sindacati. Fim Cisl e Uilm hanno indetto per domani e venerdì lo sciopero
dei dipendenti dello stabilimento. Intanto prosegue ad oltranza lo sciopero della
fame e della sete dei nove lavoratori dell'Ilva saliti sulla torre di un altoforno,
a circa 70 metri d'altezza.