Siria: Save the children denuncia gravi violenze sui bambini
Decine di persone sono morte oggi in Siria, nelle violenze estese a tutto il paese.
L’attentato più grave a Damasco, dove una bomba è esplosa nei pressi della sede dei
servizi di sicurezza. Sul conflitto in Siria è intervenuto il segretario generale
dell’Onu Ban Ki Moon. Sta minacciando la pace nel mondo, ha detto, è necessaria un'azione
da parte del Consiglio di sicurezza. Francesca Sabatinelli:
Hanno usato
facebook, i ribelli, per firmare l’attacco contro una sede dell’intelligence, ospitata
in una scuola di Damasco. Secondo la fonte sarebbero decine gli ufficiali del regime
e uomini delle shabiha, le milizie filo governative, morti nell’attentato rivendicato
da un gruppo sunnita radicale. I militari vittime sarebbero stati tutti coinvolti
la settimana scorsa nei massacri contro civili, compiuti in un sobborgo meridionale
della capitale. E’ di oggi intanto la gravissima denuncia di Save the Children, che
ha parlato di bambini sottoposti a torture orribili, rinchiusi in carcere, rapiti,
usati come scudi umani. Bimbi che avrebbero assistito alle uccisioni dei propri familiari.
Le testimonianze sono state raccolte dall’organizzazione che le ha rese pubbliche
con l’augurio che l’Onu possa intervenire per fermare i massacri, per documentare
meglio le atrocità in atto e soprattutto per individuare i responsabili. Save the
Children, pur non specificandolo, punta il dito in particolare contro le milizie paramilitari
filo-governative alawite. Non mancano però i crimini commessi dagli stessi ribelli,
in alcuni casi anche contro i bambini.