2012-09-24 19:39:22

SENEGAL: Conclusa la Plenaria dell'Unione del clero- apprezzamenti per il contesto multi confessionale del Paese


DAKAR – Il contesto multiconfessionale del Senegal è “un’opportunità e non una minaccia per la nuova evangelizzazione”: è quanto emerso dalla 36.ma Assemblea generale dell’Unione del clero senegalese (Ucs), conclusasi a Kaolack venerdì scorso. L’incontro aveva come tema proprio “La nuova evangelizzazione in un contesto multiconfessionale”, scelto anche guardando all’imminente Sinodo dei vescovi dedicato alla nuova evangelizzazione, in programma in Vaticano dal 7 al 28 ottobre. Riprendendo le affermazioni dell’Instrumentum Laboris, il documento di lavoro del Sinodo, l’Ucs ha ribadito che la nuova evangelizzazione “non significa l’annuncio di un nuovo Vangelo, bensì la promozione di una cultura radicata più profondamente nel Vangelo, in un contesto mondiale in costante mutamento”. Tanto più che, ha sottolineato l’Ucs, “il fenomeno della globalizzazione, della secolarizzazione e del relativismo toccano la stessa Africa”. Nella dichiarazione finale pubblicata al termine della Plenaria, l’Unione del clero senegalese ha messo in evidenza l’importanza dei “valori comuni dell’ospitalità, della fraternità e del rispetto reciproco”, ricordando, però, che “restano ancora molti sforzi da fare, di fronte a sfide importanti come la purificazione delle mentalità e dei comportamenti”. In quest’ottica, fondamentale rimane “la partecipazione allo sviluppo integrale ed il rafforzamento dei legami di fraternità e convivenza tra le diverse comunità religiose”, da parte di “cristiani, musulmani e religioni tradizionali”. Di qui, l’esortazione che l’Ucs ha lanciato a tutti i cristiani senegalesi affinché ci sia “una vera conversione” grazie all’accoglienza della radicalità del messaggio evangelico, tanto più che “la preghiera, la contemplazione e la celebrazione dei sacramenti costituiscono luoghi privilegiati della vita cristiana, per una testimonianza autentica”. Il clero di Dakar ha anche raccomandato “vivamente” ai fedeli di “continuare ad ispirarsi a quei valori culturali che preservano e rafforzano la convivenza e la coabitazione pacifica tra tutti”. E per questo, l’Ucs condanna “il ricorso ad attacchi di principi fondamentali e di simboli religiosi dei credenti, quale che sia la loro religione”. Infine, durante i lavori inaugurali della Plenaria, il ministro senegalese del Lavoro e della Gioventù, Aly Coto Ndiaye, ha affermato che “incontri come quelli dell’Ucs sono un’iniziativa lodevole che può arginare il flagello del fondamentalismo il quale, in un contesto di convivenza interreligiosa, non può più prosperare”. (PIRO)







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