Congo: incontro della Rete interconfessionale dei leader religiosi per la pace
Riflettere sulle problematiche scatenate dall’Esercito di resistenza del signore (Lra):
su questo tema si terrà, da domani al 1° ottobre, un incontro della Rete regionale
e interconfessionale dei leader religiosi per la pace. L’evento, che avrà luogo presso
il Centro Caritas di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, si articolerà
in momenti di dialogo con esponenti istituzionali dell’Unione Africana, dell’Unione
Europea e delle Ambasciate locali, insieme ad ulteriori colloqui con le autorità congolesi
e le organizzazioni non governative. La Rete regionale e interconfessionale dei leader
religiosi per la pace (Rrilrp) è nata al termine della Conferenza internazionale dei
leader religiosi dei 4 Paesi colpiti dall’Lra: Uganda, Repubblica Democratica del
Congo, Sud Sudan e Repubblica Centrafricana, che si è tenuta a Kisangani nel febbraio
2010. “La rete - si legge in una nota di presentazione dell’organismo - è apolitica,
interconfessionale e raggruppa i leader religiosi cattolici, anglicani, musulmani
e protestanti. Attualmente, la sede sociale, si trova nell’arcidicocesi di Kisangani”
continua la nota. La Rrilrp ha come missione la promozione della pace e della sicurezza
in tutte le aree colpite dall’Lra e parte dalla convinzione secondo la quale ogni
conflitto può essere risolto pacificamente attraverso il dialogo e il negoziato, nel
rispetto della dignità di ognuno. “La rete intende esercitare una forte attività di
sensibilizzazione perché la questione dell’Lra rimanga all’attenzione della comunità
nazionale, regionale e internazionale, al fine di adottare una strategia coerente
ed efficace, in modo che le vie del dialogo e del negoziato siano esplorate da tutti
gli attori nazionali e internazionali” afferma il documento. La Rrilrp è composta
da un Comitato Regionale, un Segretariato, alcuni Gruppi di lavoro e dai singoli Comitati
Nazionali. Il Comitato Regionale è composto da un delegato per Paese: mons. Marcel
Utembi Tapa (arcivescovo di Kisangani); mons. Jean Baptiste Odama (arcivescovo di
Gulu) e mons. Juan José Aguirre Muños (vescovo di Bangassou). Il delegato del Sud
Sudan non è ancora stato indicato. (I.P.)