2012-09-23 08:58:01

Celebrato la 10.ma memoria liturgica di San Pio da Pietrelcina


La Chiesa ha celebrato ieri per il decimo anno la memoria liturgica di San Pio da Pietrelcina. Dopo la veglia della notte, a San Giovanni Rotondo, ieri mattina la Messa presieduta dal cardinale Camillo Ruini con la concelebrazione del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e di tutti i frati capitolari. Fausta Speranza ha intervistato padre Luciano Lotti, direttore della rivista scientifica dedicata a San Pio:RealAudioMP3

R. – Prima di tutto dobbiamo dire che festeggiamo con i devoti di San Pio, perché dopo 10 anni c’è grande entusiasmo, grande fede. Questa notte abbiamo avuto oltre 40 mila persone presenti qui a San Giovanni Rotondo: già da alcuni giorni negli alberghi era impossibile trovare posto. C’è stata questa risposta che è stata soprattutto una risposta di fede. In più dobbiamo dire che abbiamo la partecipazione del cardinale Camillo Ruini, che sembra quasi coronare questi dieci anni di fede e di affetto per padre Pio.

D. – L’anniversario è sempre un’occasione anche per ricordare un aspetto particolare: a dieci anni dalla prima memoria liturgica di San Pio, qual è il messaggio più forte che oggi può arrivare?

R. – Devo dire che tante cose sono cambiate nella devozione a padre Pio: si è passati, forse, dalla curiosità, da un certo miracolismo – legato certo all’intercessione dei Santi ma che a volte poteva sembra eccessivo - ad un discorso più maturo di fede. Oggi soprattutto in queste condizioni sociali ed economiche che viviamo, padre Pio è l’uomo della speranza, è l’uomo che sa percepire che con l’aiuto di Dio si possono affrontare anche le tempeste più difficili.

D. – Che cosa dire delle strutture a Pietrelcina?

R. – Non è solo il luogo dove padre Pio ha avuto i natali, ma sta diventando veramente il luogo della contemplazione, del silenzio, della preghiera, dell’esperienza trainante poi di tutta la sua esistenza spirituale.

D. – Fratel Luciano, a dieci anni c’è qualche progetto particolare per l’ospedale e per le strutture di San Giovanni Rotondo e di Pietrelcina?

R. – Sì. L’Ospedale di San Giovanni Rotondo, come si sa, sta portando avanti un progetto per un adeguamento scientifico e per un adeguamento generale di tutta la linea di assistenza scientifica. Ora c’è soprattutto la presa di coscienza che un ospedale religioso e le strutture religiose, che sono a San Giovanni Rotondo e a Pietrelcina, servono l’uomo e non solo l’uomo spirituale, ma anche l’uomo che cammina su questa terra, con i suoi problemi e le sue sofferenze.

D. – Per questo decimo anniversario ci sarà un numero particolare per la rivista scientifica che lei dirige?

R. – Sì, la rivista quest’anno toccherà non solo le tematiche di “dieci anni di padre Pio”, ma toccherà particolarmente il tema più caro alla devozione dei fedeli e cioè il tema delle stimmate di padre Pio, con interventi e articoli di medici, di psicologi e di esperti su questo tema.

Ultimo aggiornamento: 24 settembre







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