I giovani del Libano: raccogliamo già i frutti dell’incontro con il Papa
Un evento indimenticabile che porta già i suoi frutti: una settimana fa, i giovani
del Libano e del Medio Oriente vivevano la loro piccola Gmg con il Papa nel piazzale
antistante il Patriarcato maronita di Bkerké, a Beirut. Per una testimonianza su quanto
questo evento sia entrato nel cuore dei giovani libanesi, Alessandro Gisotti
ha intervistato il coordinatore dell’incontro, padre Toufic Bou Hadir:
R. – Really
I cannot describe the blessed... Davvero non posso descrivere quanto sia stato
benedetto quell’incontro. Tutti i giovani che hanno partecipato direttamente a Bkerké
o attraverso i media sono stati contagiati dalla gioia e dalla speranza. Credono davvero
di aver vissuto una nuova Pentecoste, una reale presenza dello Spirito Santo. E’ stato
davvero un momento incredibile e toccante per noi e anche per il Papa. Siamo stati
anche colpiti dal fatto che il Papa abbia partecipato con emozione a questo momento.
Ha seguito con sollecitudine ogni dettaglio e nel suo volto abbiamo visto quanto sia
stato felice.
D. – “E’ il momento per i musulmani e i cristiani – il Papa
ha detto – di mettersi insieme e porre fine alla violenza e alla guerra”. Come i giovani
libanesi possono affrontare questa sfida, dopo la visita del Papa?
R. – What
was really impressive... Quello che ha davvero impressionato è che la comunità
musulmana, la delegazione dei giovani di tutte le comunità musulmane, abbia partecipato
al raduno dei giovani di Bkerke, e anche alla cerimonia di benvenuto al Papa all’aeroporto
di Beirut. Il Papa ha reso omaggio alla presenza musulmana all’incontro dei giovani.
“Cristiani e musulmani possono vivere insieme senza odio”: quando il Papa ha pronunciato
queste parole, alcuni giovani musulmani si sono alzati in piedi e hanno applaudito
con emozione. Questa coesistenza è per noi ora davvero una sfida!
D. – Qual
è il messaggio più importante, l’eredità spirituale che il Papa ha offerto ai giovani
del Libano e del Medio Oriente?
R. – I think many messages… Penso che ci
siano molti messaggi nella visita del Papa. Questa visita è stato davvero un modo
per portare la verità evangelica. Quando il Papa ha detto, echeggiando le parole del
Beato Giovanni Paolo II, “Non abbiate paura: aprite le porte delle vostre menti e
dei vostri cuori a Cristo” ci ha esortato a non farci prendere dalle frustrazioni
del momento e a non cercare rifugio in mondi paralleli. In questo incontro abbiamo
davvero ricevuto una promessa per la nostra gioventù!