Congo: si aggrava l’emergenza umanitaria. I vescovi incontrano i ribelli
Si conclude oggi la visita di una delegazione di vescovi della Conferenza episcopale
congolese (Cenco) nel territorio di Rutshuru. Nella loro visita, come sottolinea l’agenzia
Misna, i vescovi hanno incontrato i dirigenti del Movimento del 23 marzo (M23), responsabile
dei conflitti e dell’instabilità della regione del Nord Kivu. “Ai congolesi abbiamo
voluto portare un messaggio di conforto e rassicurarli che non saranno lasciati mai
soli", ha affermato padre Léonard Santedi, segretario generale della Cenco. A lui
si è unito mons. Valentin Masengo, vescovo di Kibinda e capo della delegazione, che
si è soffermato sulla questione riguardante gli M23: “La guerra degli M23 è ingiusta
e ingiustificata. Il Congo rimane indivisibile e le risorse minerarie non dovrebbero
essere oggetto di sfruttamento illegale da parte di uomini armati”. Intanto, l’emergenza
umanitaria si aggrava ogni giorno di più. Secondo le ultime stime dell’Alto Commissario
per i rifugiati dell’Onu il conflitto, riaccesosi sei mesi fa, ha già causato quasi
400mila sfollati interni e 60 mila rifugiati in Uganda e Rwanda, Stati confinanti.
Una situazione sempre più difficile della quale, a pagarne le conseguenze sono principalmente
i bambini. (L.P.)