Argentina: nota dell’arcivescovo di Mendoza contro l’aborto
L'arcidiocesi argentina di Mendoza, in un comunicato firmato dall’arcivescovo e dal
suo ausiliare, ricorda che "la Camera dei Deputati di Mendoza ha approvato in via
preliminare un progetto perché la provincia aderisca e adotti la ‘Guida tecnica per
la cura completa degli aborti non punibili’ del Programma nazionale di Salute sessuale
e Procreazione responsabile, del Ministero della Salute della nazione”. Nel Paese
infatti da qualche tempo si sta discutendo riguardo all'aborto e sulle disposizioni
suggerite nella “Guida Tecnica” distribuita in ospedali e cliniche, rimandando l’adesione
o meno a livello delle singole province. Di fronte alla situazione verificatasi a
Mendoza, nel comunicato firmato dall'arcivescovo di Mendoza, mons.José María Arancibia,
e dal vescovo ausiliare, mons. Sergio O. Buenanueva, la Chiesa cattolica ricorda i
principi universali a favore dei diritti del nascituro. Nel comunicato inviato all’agenzia
Fides si legge: “È necessario che le forze vive della società offrano il loro contributo
al compito del legislatore: dare leggi giuste e ragionevoli, sulla base di valori
universali e obiettivi. A questo proposito, e come Pastori della Chiesa cattolica
a Mendoza, ci sembra opportuno contribuire con alcune brevi considerazioni etiche.
L'aborto è l'uccisione deliberata di un essere umano innocente nella fase iniziale
della sua esistenza. Si tratta di una grave ingiustizia. Non può essere considerato
un diritto, né un atto medico. Il caso doloroso di gravidanza dopo uno stupro rivendica
dallo Stato la responsabilità specifica di proteggere la vita umana delle due persone
coinvolte: la madre e il bambino. L'aborto non è mai una soluzione. Ci auguriamo che
nel dibattito parlamentare possa prevalere un chiaro riconoscimento della dignità
del nascituro e dei suoi diritti”. (R.P.)