Aleteia: lanciato un network internazionale di media cattolici
Oltre mille associati tra media, istituzioni cattoliche e movimenti da tutto il mondo.
Aleteia.org: il nome del “Network internazionale cattolico di condivisione e dialogo
su questioni di fede, vita e società per i cercatori di verità”, promosso dalla Fondazione
per l’Evangelizzazione attraverso i media. Un anno fa l’idea, ieri il lancio ufficiale
del sito di Aleteia, in una conferenza stampa a Roma. Il servizio di Roberta Gisotti:
Parla in sei
lingue il nuovo network cattolico: italiano, inglese, francese, portoghese, arabo
e in futuro parlerà anche cinese. Jesus Colina, giornalista spagnolo, presidente
di Aleteia, già direttore dell’agenzia Zenit:
R. - Oggi ci sono ogni mese
55 milioni di ricerche su Dio in inglese, God. Ma cosa trova la gente? La rappresentatività
dei siti cattolici e delle loro produzioni non è ancora molto elevata. Su Google e
sugli altri motori di ricerca noi vogliamo far apparire nelle prime schermate le belle
produzioni, le perle che i siti cattolici generano ogni giorno.
D. – Un traguardo
da qui ad un anno?
R. – Prima di tutto che i siti cattolici ci considerino
come la loro rete, che si sentano a casa, perché vedono in noi quel megafono che crea
loro nuovi canali di visibilità nei motori di ricerca e nelle reti sociali.
Il
network sarà supportato da un servizio di raccolta pubblicitaria, Ad Ethic. Andrea
Salvati, direttore generale di Aleteia, già dirigente di Google-Italia:
R.
Così come Aleteia rappresenta il network di tutti i siti cattolici mondiali per la
valorizzazione dei loro contenuti, Ad Ethic sarà il network che li aiuterà a valorizzare
le loro audience in termini pubblicitari.
D. – Questa è una novità nel mondo
cattolico?
R. – E’ un’assoluta novità, perché in questo momento direi che il
mondo cattolico è quasi completamente escluso dalla "torta pubblicitaria" online,
che è una torta in crescita, che sta andando molto bene, in controtendenza rispetto
alle dinamiche di contrazione del mercato pubblicitario, e nella quale appunto i siti
cattolici oggi non hanno ancora una voce importante, anzi direi piuttosto marginale.
D.
– Nel passato c’è stata qualche remora a rivolgersi al mondo della pubblicità. Oggi
invece si intuiscono le opportunità per un servizio di promozione...
R. – C’è
un fatto assolutamente nuovo che ci rende fiduciosi in questo nuovo corso: la misurabilità
del web consente oggi di poter avere con facilità possibilità di accesso ad una pubblicità
mirata, qualificata e selezionata, soprattutto se si è organizzati, quindi se si riesce
a rappresentare una massa critica importante. Questa è una garanzia per gli editori
cattolici, perché naturalmente potranno ospitare sulle loro pagine sia pubblicità
referenti al mondo cattolico, ma anche pubblicità referenti al mondo laico, per le
quali però possono comunque avere un filtro dal punto di vista della categoria merceologica
o dal punto di vista della creatività. E’ proprio il caso di dire, in questo caso,
l’unione fa la forza: dove c’è unione vuol dire che c’è massa critica, ci sono audience
da valorizzare e c’è peso contrattuale che possiamo portare su tutti i network che
distribuiscono la pubblicità online.