Loppianolab 2012: esperti e cittadini in dialogo per contribuire a rigenerare l'Italia
Un laboratorio per concorrere a rigenerare l’Italia e l’Europa che si costruisce con
il contributo di tutti, esperti e cittadini: si tratta di Loppianolab 2012 da ieri
e fino a domenica nella cittadella del Movimento dei Focolari, vicino a Firenze.
15 gli ambiti di confronto organizzati tra cui lavoro, legalità, politica, ambiente
e sanità. L’evento, alla sua terza edizione, è promosso da Città Nuova editrice, dall’Istituto
universitario Sophia di Loppiano e dal Polo Lionello Bonfanti. Adriana Masotti
ha intervistato Daniela Ropelato, docente di scienza politica all’Istituto
Sophia.
R. – Se dobbiamo
provare a dare una definizione di Loppianolab penso che la parola che più ci soddisfa
è quella di cantiere, un luogo in cui possiamo impegnarci tutti su questo tema: la
risposta alla sfida che l’Italia sta vivendo in questi mesi, in questi anni, che non
è soltanto crisi economica, crisi politica, ma soprattutto è una crisi di identità,
di punti di riferimento. Il nostro obiettivo sarebbe quello di proporre piste di ricerca
che logicamente sono soprattutto sul piano della cultura, dell’orientamento. Le risposte
operative verranno nel momento in cui capiremo come fare a metterci insieme e a costruire
sempre di più sinergie: quindi non tanto qualcuno dal palco che detta linee, ma una
serie di laboratori in cui il metodo sia soprattutto quello del seminario in cui siamo
sempre e costantemente aperti al concorso degli altri.
D. – I laboratori saranno
15, si parlerà anche di economia…
R. – Il tema specifico di questa terza edizione
di Loppianolab è il tema del lavoro. Abbiamo la fortuna di avere fra i partner di
Loppianolab il Polo Lionello Bonfanti, il polo imprenditoriale per l’Italia che riunisce
le aziende dell’Economia di comunione, che dà visibilità a questo progetto di un agire
economico orientato in senso sociale, e che oggi offre un punto di riferimento a più
di 230 imprese italiane che vi aderiscono. E’ in questa linea, sul piano dell’esperienza
oltre che della teorizzazione, che si tenterà di fare un passo avanti.
D. –
Momenti importanti saranno quelli dedicati ai giovani e al confronto con loro sui
temi del lavoro ma anche della politica, dello sviluppo sostenibile…
R. - Per
noi i giovani sono la risorsa principale. Un luogo che dirà in modo evidente questa
responsabilità di tutti i giovani in questa ripresa dell’Italia sarà il seminario
delle scuole di partecipazione del Movimento politico per l’unità, una rete ormai
di più di venti scuole che si sono aperte in Italia in questi anni, in cui gruppi
di giovani si riuniscono periodicamente per approfondire temi di cittadinanza, di
responsabilità alla vita comune, di partecipazione. Tutti questi giovani e tutta questa
rete ha deciso di scegliere Loppianolab come luogo dove ritrovarsi insieme e fare
il punto della situazione. Si parlerà anche di riforma elettorale, della riforma del
sistema dei partiti.
D. - Tra i promotori di Loppianolab c’è anche Città Nuova,
l’editrice del Movimento dei focolari. Qual è il contributo offerto da Città Nuova?
R.
– Certamente è uno dei partner forti di questa iniziativa. In fondo Loppianolab è
nata proprio per l’esigenza di dare sempre più forza e visibilità anche alla sua rete
di diffusione, alla sua proposta culturale. Oggi anche il mondo della comunicazione
su carta, on line, subisce gravissimi problemi, come tutti sappiamo. Ma siamo convinti
che una risposta ai problemi, per esempio, anche dell’editoria e della stampa nascerà
in relazione con gli altri mondi. Un altro dei soggetti protagonisti di Loppianolab
è l’Istituto universitario Sophia che si trova presso la cittadella di Loppiano. Certamente
la crisi in corso non può essere risolta in modo isolato dentro ciascuna di queste
realtà, ma attraverso la scoperta e il potenziamento delle relazioni fra questi ambiti
della vita sociale. Perciò siamo convinti che il gruppo editoriale, in relazione al
Polo dell’Economia di comunione, in relazione all’Istituto universitario Sofia e alla
cittadella, a questo modello di città che è Loppiano, possano offrire piste di proposta
e di sperimentazione valide anche oggi, tanto più oggi. Ultimo aggiornamento:
21 settembre