I 50 anni del Vaticano II in un libro che ne introduce e spiega i documenti. Intervista
con Luca Rolandi
"Il futuro del Concilio, i documenti del Vaticano II: un tesoro da riscoprire" è il
titolo della raccolta di scritti presentato a Roma, presso la sede della Radio Vaticana,
nella quale figurano firme autorevoli che hanno studiato e approfondito il percorso
conciliare e che evidenziano come, a cinquanta anni di distanza, il risultato di quella
riunione di tutti i vescovi del mondo sia sempre attuale. Davide Dionisi ha
intervistato il curatore del volume, pubblicato da Effatà Editrice, Luca Rolandi:
D. - Come nasce
l’idea di una raccolta dei documenti del Vaticano II?
R. - Nasce sostanzialmente
dalla prospettiva di cercare, soprattutto per un pubblico di giovani e di persone
che del Concilio non hanno nessuna conoscenza, la possibilità propedeutica di avere
un’introduzione alla lettura dei documenti stessi, partendo dall’analisi realizzata
da esperti, vaticanisti, biblisti e liturgisti.
D. - Quali tesori ha riscoperto
nei documenti presi in esame?
R. – Moltissimi, perché i documenti, nonostante
i loro 50 anni, hanno ancora una carica e una forza profetica, una profonda visione
spirituale e culturale che ritengo essere importante riproporre, soprattutto alle
nuove generazioni.
D. - Nella Chiesa del terzo millennio, quale posto occupa
o può occupare il Concilio?
R. – Può occupare sicuramente un posto fondamentale,
nel senso che è vero che in 50 anni la società si è evoluta rapidamente, ma è anche
vero che i tempi della Chiesa sono sempre più lenti e c’è la cosiddetta ricezione
da metabolizzare con più difficoltà e in tempi più lunghi rispetto a quelli della
società. Per cui, io penso che sia ancora fondamentale il richiamo anche del magistero
dei Papi, dei vescovi e dei sacerdoti, nelle comunità, che è sempre continuo al Vaticano
II, al di là delle celebrazioni e degli anniversari.
D. - Se dovesse spiegare
il Concilio ad un giovane credente, come lo farebbe?
R. – Lo farei in due modi.
Da un lato, utilizzando magari qualche strumento multimediale, quindi facendogli vedere
qualche immagine di quello che è stato il Concilio: vedere i 2.500 vescovi provenienti
da tutto il mondo che si ritrovano per la prima volta tutti insieme in San Pietro,
in una grande assemblea. Dall’altro gli farei vedere, per esempio, il discorso che
ha pronunciato Giovanni XXIII la sera dopo l’apertura del Concilio - il famoso "discorso
alla Luna" - perché riporta il Concilio in una dimensione più domestica, in una dimensione
che può parlare al cuore di tutti.