Pakistan: la Chiesa di Hyderabad è preoccupata a causa delle proteste
“La situazione è tesa, e fra i cristiani vi è forte preoccupazione e paura”. Lo riferisce
all’agenzia Fides padre Samson Shukardin, vicario generale della diocesi di Hyderabad,
sud del Pakistan, dove da quattro giorni sono in corso cortei di protesta contro edifici
e istituzioni cristiani per la diffusione del film “L’innocenza dei musulmani”. “Oggi
si prevede un altro corteo - annuncia padre Shukardin -. I radicali dicono che non
si fermeranno finché il film non sarà bandito dal web e gli autori puniti”. Secondo
quanto riportato dall’agenzia Fides, domenica scorsa oltre 8.000 musulmani radicali
sono scesi in piazza con slogan anticristiani. Nel corso degli scontri una suora e
un laico sono stati aggrediti, e una persona è rimasta ferita. “Eppure - spiega a
Fides padre Shukardin - tutti i leader e fedeli delle minoranze religiose, incluso
il vescovo di Hyderabad, mons. Max John Rodrigues, hanno partecipato a una manifestazione
di solidarietà verso i musulmani, nel centro città, per condannare il film blasfemo”.
Nella giornata di ieri, un corteo è avanzato verso l’ospedale cattolico Sant’Elisabetta,
“ma un nutrito gruppo di giovani, cristiani e musulmani, ha impedito che questo avvenisse,
difendendo l’ospedale”, riferisce James Francis, amministratore della struttura. “La
situazione - aggiunge - è ora sotto controllo grazie alla responsabilità della polizia
e delle istituzioni”. (R.P.)