Nuova amnistia in Birmania: la prossima settimana Thein Sein all'Onu
Nuova amnistia in Birmania. Secondo l'opposizione potrebbe portare fuori dalle carceri
la maggior parte dei prigionieri politici. Non è ancora certa l’identità dei 521 detenuti
rilasciati, ma 424 infatti sembra siano dissidenti. Il servizio di Fausta Speranza
“Per
la stabilità e la pace e anche in segno di amicizia con i Paesi vicini”: questa la
motivazione espressa in Tv per annunciare la terza amnistia in 18 mesi voluta dal
governo civile. Amicizia potrebbe significare che ci sono detenuti stranieri, per
esempio cinesi visto che il presidente Thein Sein sta per recarsi a Pechino. In ogni
caso rappresenta l’ennesima tappa nel percorso di riforme intrapreso da mesi dal presidente
stesso. Percorso che ha portato ad aprile al ritiro delle sanzioni dell’Unione Europea,
poi al primo allentamento da parte degli Stati Uniti. E la prossima settimana Thein
Sein sarà a New York per parlare all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: c’è da
immaginare un discorso alla comunità internazionale da presidente riformista. Una
coincidenza da notare: da ieri è negli Stati Uniti la premio Nobel per la Pace Aung
San Suu Kyi. La leader storica dell’opposizione al regime militare birmano che ora
è deputata resterà oltre due settimane e riceverà diversi riconoscimenti.