2012-09-18 19:06:06

La Camera approva il decreto per la bonifica dell'Ilva


Non siamo di fronte alla chiusura. E’ quanto ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini a proposito dello stabilimento Ilva di Taranto: lunedì i custodi giudiziari hanno disposto la fermata di alcuni impianti sigillati dal 26 luglio scorso. Stasera intanto l’Aula della Camera ha approvato a larghissima maggioranza il decreto legge per la bonifica dell’area. Il provvedimento passa ora al Senato. Servizio di Giampiero Guadagni RealAudioMP3

Se l’Ilva chiudesse perderemmo l’industria italiana. L’importanza della posta in gioco è riassunta dal ministro dell’Interno Cancellieri in visita a Genova, l'altra capitale della siderurgia e che teme i contraccolpi di quanto avviene a Taranto. Oggi il presidente dell'Ilva Ferrante ha depositato alla Procura della Repubblica di Taranto un piano di interventi immediati di risanamento degli impianti dell'area a caldo sotto sequestro. Il piano prevede investimenti per 400 milioni di euro. L'Ilva intende coprire i depositi di minerali, considerati tra le fonti prime d'inquinamento a Taranto. Ferrante chiede se l'azienda può continuare a produrre, sempre rimanendo in linea con quanto stabilito dal tribunale del riesame che ha confermato il sequestro senza facoltà d'uso degli impianti. In campo anche il ministro dell’Ambiente Clini, che definisce gli ultimi provvedimenti dei custodi giudiziari un passo non verso la chiusura ma verso il risanamento, per il quale saranno comunque necessari almeno tre-quattro anni. Intanto il ministro della Salute Balduzzi fa sapere che saranno resi noti il 12 ottobre i nuovi dati sulla mortalità nel sito dell'Ilva di Taranto.








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