2012-09-17 12:12:18

Pakistan: musulmani e cristiani uniti nel condannare il film blasfemo


Non si arrestano le proteste in tutto il mondo islamico per il film blasfemo sul profeta Maometto che ha già causato numerosi incidenti e la morte, la scorsa settimana, dell’ambasciatore americano Chritsopher Stevens e tre suoi collaboratori durante l’attentato di un gruppo armato al consolato Usa a Bengasi, Libia. La protesta è arrivata anche in Pakistan dove nei giorni scorsi in diverse città si sono susseguite manifestazioni durante le quali centinaia di persone hanno condannato la pellicola. Accanto alla maggioranza islamica pakistana, però, sono scesi in piazza anche i cristiani pakistani per condannare il film. La Commissione diocesana per il dialogo interreligioso di Faisalabad, sabato scorso, ha indetto una conferenza stampa alla quale hanno preso parte una cinquantina di importanti personalità, cristiane e musulmane durante la quale hanno condannato all’unisono la pellicola e bollato gli autori come “agenti di Satana”, chiedendo, inoltre, al governo di pretendere scuse ufficiali da parte dell’ambasciata Usa in Pakistan. È terribile “offendere la sensibilità dei musulmani per interessi oscuri e malvagi”, sottolinea padre Mendes, come riporta l’agenzia AsiaNews, ex segretario della Commissione nazionale di giustizia e pace. Il leader musulmano Muhammad Ibrahim invece chiede l’estradizione in Pakistan del pastore Jones e dell’autore del film, perché “siano processati dai tribunali della shariah”. (L.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.