Messico: la Chiesa invita a combattere violenza e corruzione
Il Messico ha celebrato domenica la sua festa nazionale, 202° anniversario dell’indipendenza,
con molti eventi civili e religiosi. La Chiesa cattolica ha invitato tutti i messicani
a vivere questo evento impegnandosi a debellare la corruzione e la violenza esistenti
nel Paese. Nell’ambito delle diverse celebrazioni religiose, riportiamo ciò che ha
detto nella sua omelia per questa festa, il rettore della Basilica di Nostra Signora
di Guadalupe, mons. Enrique Glennie Graue: "Essere messicani non significa vestirsi
di Charro o di Adelitas, cantare le belle canzoni del Messico con i mariachi, bere
tequila o dire che il Messico è il massimo. Tutto questo fa parte di una bella festa,
ma il Messico sarà grande solo quando noi messicani saremo grandi, vale a dire quando
avremo superato il nostro complesso di inferiorità, e non ci esprimeremo con grida
e insulti verso gli altri, quando potremo, come società, superare la violenza e la
corruzione esistenti nel nostro Paese". La nota inviata all'agenzia Fides riporta
che, in una Basilica di Guadalupe colma di fedeli, il rettore ha detto che i messicani
avranno un Paese migliore quando smetteranno di vedere la corruzione come il modo
per risolvere i problemi. Inoltre, alla fine dell'omelia, ha sottolineato: "il Messico
sarà il massimo quando saremo più responsabili verso tutti i nostri doveri, quando
veramente rispetteremo gli altri nei loro diritti, quando finiremo di pensare che
la truffa e la corruzione sono il modo di sistemare le cose, quando tutti ci uniremo
in piena solidarietà contro la corruzione". Il rettore ha anche chiesto di pregare
la Vergine di Guadalupe perché Lei è stata presente in tutti i momenti importanti
della storia del Messico, e per questo i cittadini devono cercare la sua guida nella
costruzione di una nazione migliore. Purtroppo anche ieri, giorno della festa per
l’anniversario dell’indipendenza, sono state diffuse notizie di violenza avvenuta
nel Paese: altri 17 corpi di persone giustiziate sono stati ritrovati nella zona di
confine fra Jalisco e Michoacan, e 2 deputati del Pri sono stati uccisi in meno di
48 ore. (R.P.)