Mons. Zenari: le parole del Papa ai giovani un dono per i cristiani
Forte l’emozione suscitata dalle parole di Benedetto XVI ai giovani siriani sulla
drammatica situazione che il loro Paese sta vivendo. Lo conferma, al microfono del
nostro inviato, Alessandro Gisotti, mons. Mario Zenari, nunzio apostolico
in Siria:
R. - E’ stata
una sorpresa emozionante, molto emozionante. Penso che abbia toccato il cuore dei
giovani in Siria, dei cristiani, ma anche delle altre fedi; credo che abbia toccato
anche le loro famiglie. Qui in Siria sto facendo l’esperienza di molti giovani, cristiani
soprattutto, che si pongono l’interrogativo: “Qual è il nostro ruolo per uscire da
questa crisi? Quale deve essere il nostro impegno?”. A livello parrocchiale ci sono
anche begli esempi di impegno nel campo sociale con i profughi, così come anche a
livello di associazioni varie. Credo che questo sia stata veramente - lo ripeto -
una sorpresa molto, molto gradita e un dono del Santo Padre per i cristiani, i giovani
in particolare, per le loro famiglie e per le loro parrocchie qui della Siria.
D.
- Il Papa ha tenuto a sottolineare che è nel suo cuore, nelle sue preghiere e nelle
sue preoccupazioni quello che succede in Siria e le sofferenze di tutti i siriani,
cristiani e non cristiani…
R. - Sì, sono nel cuore del Papa le persone di qualsiasi
credo, che sono colpite da questa immane sofferenza, basta vedere le cifre dei rifugiati,
degli sfollati; è gente che soffre così terribilmente in questi giorni e da un anno
e mezzo in Siria. Credo che tutti loro abbiano un posto privilegiato nel cuore del
Santo Padre. E’ stato bene che lo abbia anche espresso e detto perché tutti lo sappiamo.