Malta: incontro della Commissione europea Giustizia e Pace sulla Primavera araba
L’importanza della giustizia, un bisogno che nemmeno anni di oppressione sono riusciti
a cancellare. “La primavera araba un anno dopo” è il tema attorno al quale si sviluppa
l’incontro promosso dalla Commissione Giustizia e Pace Europea che si tiene a Malta,
isola al centro del Mediterraneo e che da sempre svolge un ruolo chiave nelle migrazioni
delle popolazioni avvenute nel corso dei secoli. “Come San Paolo trovò qui rifugio
dalla tempesta così hanno fatto migliaia di persone durante la crisi in Libia” ha
ricordato Roderick Agius, presidente di Giustizia e Pace malta, che ha poi sottolineato
come l’isola sia “storicamente un crocevia di culture e religioni diverse ed oggi
più che mai ricopre un ruolo centrale nel dialogo con i Paesi che sorgono sulle sponde
del Mediterraneo, soprattutto alla luce dei cambiamenti politici in corso”. Durante
l’incontro si è cercato di analizzare le cause politiche ed economiche della primavera
araba che ha colto il mondo alla sprovvista, “anche se i semi di tali moti – sottolinea
Arnold Cassole, politico maltese – erano stati seminati già da decenni”. Alla base
della primavera araba, certamente si trovano gli atteggiamenti dei leaders di Tunisia,
Egitto e Libia che, con le loro politiche che hanno privato le popolazioni della possibilità
di svilupparsi e di vedere riconosciuti i propri diritti. Ma ci si è interrogati anche
sul perché questi leaders siano potuti rimanere così a lungo al potere, puntando così
il dito, come riporta l'agenzia Sir, sugli accordi economici che questi avevano con
i Paesi dell’ovest. Ora, l’avvio di una fase nuova con l’Unione Europea in prima fila
affinché in questa nuova realtà attecchisca il modello di democrazia occidentale,
attraverso soprattutto l’incoraggiamento del dialogo e della cooperazione, favorendo
così anche il rispetto della libertà e dei diritti umani. (L.P.)