2012-09-15 14:06:43

L'incontro del Papa con i capi delle comunità musulmane: il commento di padre Lombardi


Durante il briefing di fine mattinata con i giornalisti, ieri il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha parlato in particolare dell’incontro del Papa con i capi delle comunità musulmane nel Salone degli ambasciatori del Palazzo presidenziale di Baabda: un momento - ha detto - particolarmente importante di dialogo e di incontro tra le religioni in questo viaggio. E’ stata molto apprezzata – ha precisato - la presenza dei leader musulmani ieri all’aeroporto e alla firma dell’Esortazione apostolica. Il Papa ha consegnato una copia con firma autografa del documento ad ognuna delle personalità che ha incontrato. Durante l’incontro odierno il Muftì sunnita ha ringraziato per la condanna degli insulti e dei gesti irrispettosi verso simboli, personalità e credenze religiose altrui; si è poi detto d’accordo con la proposta del Patriarca maronita Raï di parlare non più solo di convivialità, ma anche di comunione tra le diverse comunità religiose, per andare oltre la semplice coesistenza in vista di una comprensione reciproca più profonda. Su questo incontro e sul clima generale del viaggio ecco quanto ha detto padre Federico Lombardi, al microfono di Alessandro Gisotti:

R. – Questo incontro è inserito in un contesto, in cui il Papa ha avuto incontri con tutte le autorità principali dello Stato libanese, e questo va notato. Certamente, però, il momento specificatamente interreligioso di questo viaggio è stato l’incontro con i quattro capi delle quattro principali comunità musulmane: sunniti, sciiti, drusi e alawiti. E’ stato un incontro di una ventina di minuti, estremamente cordiale, in cui io sono stato toccato dal fatto che il Muftì dei sunniti abbia detto al Santo Padre che i musulmani stessi desiderano che i cristiani rimangano in Medio Oriente, perché si sentirebbero più impoveriti se i cristiani non ci fossero più. Capiscono che la ricchezza multiculturale e multireligiosa di quest’area sia garantita proprio dalla convivenza e quindi anche dalla presenza dei cristiani. Ho trovato quest’affermazione molto incoraggiante e, quindi, volevo metterla in rilievo.

D. – Abbiamo visto un entusiasmo coinvolgente della gente di Beirut, che ha accompagnato la papamobile verso il Palazzo presidenziale ...

R. – Certamente, ogni popolo si sente sfidato a manifestare la sua gratitudine, il suo amore per il Santo Padre, perché si rende conto che il Santo Padre è voluto venire per questa gente, è voluto venire anche – come in questo caso - con fatica e con coraggio. Quindi, l’hanno manifestato con i loro modi, con le loro danze, con i loro tamburi. E’ stato un momento molto toccante. Il Papa sa apprezzare anche questi particolari, profondamente. Come apprezza le musiche e i balli dei bavaresi, così altrettanto, e anche più in questa occasione, quelli dei libanesi, che gliel’hanno fatto con tutto il cuore.


Ultimo aggiornamento: 16 settembre








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